Una buona salute mentale non solo migliora la mente ma anche tutto l’organismo, un buon punto di partenza è una dieta sana. Ecco cosa non può mancare.
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Con una salute mentale in ottimo stato si hanno benefici straordinari. Per mantenerla sana, l’elemento che non può mancare è la fibra. Mangiare una dieta ricca di fibre, ha innumerevoli benefici per la salute dell’apparato digerente e del cuore, oltre a contribuire al controllo dei livelli di zucchero nel sangue.
È possibile ottenere facilmente le fibre necessarie da alimenti quotidiani come cereali integrali, frutta, verdura, legumi, noci e semi. Oltre ai numerosi benefici per la salute fisica che derivano da una dieta ricca di fibre, esistono anche numerosi benefici per la salute mentale. Non mangiare abbastanza fibre, infatti, può portare a un deterioramento cognitivo e potrebbe anche influire sull’umore. Secondo alcuni studi, un elevato apporto di fibre alimentari è invece correlato a un minor rischio di ansia.
Ciò che si mangia può avere un impatto sui livelli di stress. Secondo una ricerca pubblicata su The Journal of Physiology, mangiare alimenti ricchi di fibre può ridurre gli effetti dello stress. Negli ultimi anni, sempre più studi sono incentrati sulla connessione tra batteri intestinali e disturbi legati allo stress come: ansia, depressione e sindrome dell’intestino irritabile.
Assumere una dieta ricca di fibre può migliorare l’umore. Secondo un nuovo studio, le persone che consumano elevate quantità di fibre sono meno stressate e hanno un umore più positivo. Quindi, gli esperti consigliano di scegliere frutta e noci come spuntino a metà pasto invece di optare per cibi elaborati.
Secondo gli esperti, il consumo di fibre può aumentare la disponibilità di neurotrasmettitori come la serotonina. Le persone affette da depressione e ansia in genere presentano bassi livelli di serotonina.
Mangiare fibre può apparentemente ritardare l’insorgenza di disturbi cognitivi. Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Immunology, alimenti ricchi di fibre come broccoli, noci, avena e fagioli possono ritardare il processo in quanto innescano la produzione di un acido grasso a catena corta che ha proprietà antinfiammatorie.