In che cosa consiste il reddito energetico è perché è estremamente vantaggioso per tanti. Cosa bisogna fare per averlo subito. Il provvedimento richiede dei precisi requisiti per il suo ottenimento, tutti i dettagli.
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Reddito energetico, di che cosa si tratta? È un modo per risparmiare in maniera importante sulla bolletta della luce ed al contempo contribuire a partecipare al processo di transizione energetica che lo Stato ha voluto introdurre ed accelerare almeno da due anni.
La stessa politica è stata intrapresa anche dall’Unione Europea, dopo che nelle scorse settimane la Commissione Europea ha stabilito che entro il 2029 tutti gli edifici, sia di vecchia che di nuova realizzazione, dovranno dotarsi di impianti fotovoltaici. Il reddito energetico ha proprio lo scopo di promuovere i pannelli solari.
E funziona mettendo a disposizione dei fondi statali appositamente concepiti per la installazione del fotovoltaico nelle abitazioni private. Proposto dal Movimento 5 Stelle, Il reddito energetico offre una cifra di 8500 euro che servono sia per comprare i pannelli solari richiesti che la loro messa in opera.
Reddito energetico 2022, i requisiti: le altre Regioni si accoderanno presto
Per oggi il tutto vige solamente sul territorio della Regione Puglia, ma c’è la ferma intenzione di fare si che anche le altre Regioni si adeguano con l’adozione di un provvedimento analogo oppure della stessa misura. Bisogna però rispettare alcuni criteri per fare si di potere usufruire di tale provvedimento.
Come detto, per adesso la cosa riguarda solo chi ha la residenza in Puglia. Ma in aggiunta a questo, è obbligatorio avere anche un reddito annuo che non superi il limite massimo fissato in 20mila euro. Un requisito fondamentale per potere avere accesso al sostegno economico in questione. Fatto ciò, bisogna scaricare gli appositi moduli presenti sul sito web ufficiale della Regione, compilarli ed inviarli.
Si attendono ulteriori news in ambito nazionale nelle prossime settimane. Infatti questo provvedimento sembra essere una ottima aggiunta a quelle che sono le misure in fatto di contenimento delle spese intraprese a suo tempo dall’ormai decaduto Governo Draghi, e che l’Esecutivo ha poi confermato per i due trimestri aprile-giugno e luglio-settembre.
