Onicofagia, mangiare le unghie compromette la salute del cavo orale

Tante persone, quando si sentono sotto stress, iniziano a mangiare le unghie, ma l’onicofagia compromette la salute del cavo orale.

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Uomo nervoso che mangia le unghie (Pixabay)

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Mangiarsi le unghie, ossia l’onicofagia, è un brutto vizio che colpisce gran pare della popolazione. Solitamente, è lo stress che porta a questo brutto gesto, tanto da renderlo un disturbo compulsivo. Mordersi avidamente unghie e pellicine delle dita, però, non è soltanto un’azione antiestetica, ma può incidere anche sulla salute. Questo perché si va a compromettere una determinata area del corpo: la bocca.

A mangiarsi le unghie sono soprattutto i più giovani, una buona percentuale di adolescenti ha questo vizio, il fenomeno poi cala in età adulta. Nonostante ciò, una grande percentuale della popolazione ha questa abitudine, un fenomeno che deteriora unghie e mani. Non è bello da vedere, ma soprattutto non fa bene all’organismo. Come mai?

I problemi dati dal deterioramenti delle unghie, un brutto vizio

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Ragazzo in paranoia che morde le unghie (Pixabay)

Unghie rovinate, piene di morsi, spigolose, non sono antiestetiche, ma sono anche più deboli, quindi più soggette a prendere infezioni. Mangiarsi le pellicine, poi, non è altro che un modo per esporre il proprio corpo a ricevere virus e batteri. Ci si strappa le pellicine con i denti, causando lesioni e ferite che sanguinano, e che poi magari si infettano.

Ma non solo, perché oltre a ferire le dita, strappando le pellicine e le unghie con i denti, si mette la mano in bocca, trasmettendo germi e batteri al cavo orale. Il rischio di contrarre infezioni batteriche e virali è molto alto. L’onicofagia è un disturbo compulsivo che può causare problemi anche gravi, sia a livello fisico che psicologico.

Soprattutto nelle persone più giovani, che sono in piena crescita, questo vizio può compromettere la corretta formazione dei tessuti e delle ossa. In tanti casi, l’onicofagia è stata associata alla mala formazione dell’arcata dentale, con denti storti. Nelle persone più soggette a tale disturbo, infatti, si possono notare denti incisivi seghettati o rovinati.

Chi si mangia le unghie con una certa insistenza può presentare danni e infezioni alle gengive. Meglio rinunciare a questa abitudine, specialmente durante l’adolescenza. Ma come fare? In commercio esistono tanti prodotti, più o meno funzionali. Ad esempio, si può acquistare uno smalto speciale dal gusto amaro, che toglie subito la sensazione di mordersi le dita.

Altrimenti, dato che l’onicofagia è un disturbo nervoso, si può sostituire con altri gesti, che possono essere la masticazione di un chewingum senza zucchero, oppure pratiche di respirazione o di meditazione per scacciare la tentazione. Infine, un’accortezza banale, bisogna sempre tenere impegnate le mani, occuparle, in questo modo si evita di metterle in bocca.

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