In che modo bisogna intervenire nella eventuale situazione in cui non dovessimo avere ottenuto i soldi dell’Assegno unico INPS.
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Assegno unico INPS, l’erogazione da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è partita ufficialmente nella scorsa primavera. La misura interessa milioni di famiglie in tutta Italia, tra nostri connazionali e stranieri regolarmente residenti sul territorio.
L’Assegno unico INPS, più propriamente noto come Assegno unico universale, ha fatto la sua comparsa proprio quest’anno, dopo essere stato rimodulato assorbendo altri sussidi statali in vigore fino al 2021. Il sostegno è rivolto a tutte quelle famiglie che abbiano almeno un figlio a carico, dalla nascita fino ai 18 anni di età. Ed in alcuni casi fino ai 21.
In caso di figli affetti da disabilità invece non sussiste alcun limite di età. Si ha una cifra mensile per il sostentamento di ciascun figlio a carico, e che dipende sia dal reddito dichiarato in base al proprio ISEE disponibile che dalla grandezza del nucleo familiare. Difatti sono previste delle ulteriori maggiorazioni in caso di quattro o più figli a carico.
Alcuni però hanno segnalato il mancato ottenimento della cifra prevista dall’Assegno unico universale, pur avendone pieno diritto. Cosa bisogna fare in questi casi? Va detto che, se qualcuno non ha ricevuto quanto gli spetta, è perché bisogna controllare la data di invio della domanda.
L’INPS ha stilato un apposito calendario, concepito in base alle situazioni dei fruitori. E che è così suddiviso:
Se poi l’erogazione della somma prevista dall’Assegno unico non dovesse arrivare, ci si dovrà rivolgere all’INPS mediante assistenza telefonica all’apposito centralino dedicato ai cittadini, oppure facendo visita ad uno degli uffici presenti sul territorio.
I numeri di telefono, rispettivamente per chiamate da fisso e da cellulare, sono i seguenti:
Il centralino è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 08:00 alle ore 20:00 ed il sabato dalle ore 08:00 alle ore 14:00. Si può anche fare riferimento al servizio INPS Risponde, dopo avere effettuato l’accesso mediante le proprie credenziali personali SPID, con carta di identità elettronica o con carta nazionale dei servizi.