Quali sono i riferimenti temporali precisi da considerare per potere usufruire di tutti i vantaggi previsti dall’Assegno unico 2022.
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Assegno unico 2022, i pagamenti sono in corso anche per quanto riguarda questo mese e riguardano tutti coloro che sono risultati compatibili con la misura. La cosa vale anche per chi ha fatto domanda nei mesi successivi (ma entro una certa data, n.d.r.) tra l’altro maturando il diritto di ottenere gli arretrati da marzo a giugno.
Ormai è risaputo che l’Assegno unico 2022 offre sostengo economico alle famiglie con almeno un figlio a carico. L’aiuto dipende sia dalla grandezza del nucleo familiare che dal reddito dichiarato. Non presentare un ISEE in allegato alla domanda fa maturare il diritto di ottenere la cifra minima mensile concepita.
Per cui è meglio invece unire il suddetto ISEE ad istanza di ottenimento di Assegno unico INPS, in maniera tale da avere un ausilio più sostanzioso. Ma sostanzialmente non c’è limite di reddito ed anche le famiglie con più di 40mila euro di ricavo annuo possono avere una cifra minima al mese.
Assegno unico INPS, le date per ottenere subito il pagamento
La durata del provvedimento avrà luogo fino a febbraio del 2023. Il discorso arretrati vale per chi ha avanzato richiesta di ottenimento entro la data del 30 giugno 2022. Da luglio in poi invece verrà corrisposto solo quello che tocca di mese in mese.
Ci sono dei riferimenti temporali da tenere in considerazione per continuare ad usufruire della misura. Occorre farlo a partire dal 1° gennaio di ogni anno, quindi il prossimo termine avrà decorso a partire da quando scoccherà il 2023. Poi si inizierà ad ottenere il sostegno economico a partire dal successivo mese di marzo. Sarà così per chi avanzerà domanda entro il 28 febbraio.
Per tutti quelli che invece avanzeranno richiesta dal 1° aprile al 30 giugno, sarà possibile anche ottenere gli arretrati da marzo in avanti. A presentare la relativa domanda può essere un solo genitore all’anno per famiglia, facendo bene attenzione ad indicare tutti i figli ai quali la misura dovrà rivolgersi. Inclusi eventuali nuovi figli in arrivo a breve entro l’anno di riferimento.
Infatti l’Assegno unico universale si calcola a partire dal settimo mese di gravidanza. Prima bisogna aspettare il parto e poi va indicata l’avvenuta nascita, in modo tale che il nuovo arrivato possa ottenere anche il suo codice fiscale personale.