Effettuare dei pagamenti con una carta di credito intestata ad altri fa maturare il diritto di usufruire di detrazione per spese mediche?
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Detrazioni per spese mediche, ci sono delle precisazioni da fare in quanto possono presentarsi delle situazioni in grado di generare dei dubbi. Come in diversi altri ambiti, certi aspetti non risultano subito chiari e si vengono a creare così delle zone grigie.
Sono dunque necessarie delle spiegazioni e dei chiarimenti in modo da non compiere errori quando si richiedono delle detrazioni per spese mediche. Le stesse, come da prassi, possono ammontare ad un massimo del 19% delle uscite affrontate in totale.
Entrando più nel dettaglio, le detrazioni per spese mediche in sede IRPEF riguardano i seguenti casi:
- prestazioni rese da un medico generico (incluse quelle per visite e cure di medicina omeopatica)
- acquisto di medicinali (anche omeopatici) da banco e con ricetta medica
- prestazioni specialistiche
- analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie
- prestazioni chirurgiche
- ricoveri per degenze o collegati a interventi chirurgici
- trapianto di organi
- cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno)
- acquisto o affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie (comprese le protesi sanitarie).
Detrazioni per spese mediche, il caso particolare: spetta il rimorso?
Sono incluse in questo novero anche le spese di assistenza specifica, come riportato sul sito web ufficiale dell’Agenzia delle Entrate (se coperte dal Servizio Sanitario Nazionale, va compiuta la detrazione sul ticket sanitario pagato):
- assistenza infermieristica e riabilitativa (per esempio, fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, eccetera)
- prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di
- operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona
- prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo
- prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale
- e prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale.
- Tutte queste spese possono essere indicate nella dichiarazione dei redditi per l’importo eccedente 129,11 euro.
Una domanda alla quale non tutti sanno dare una risposta immediata riguarda eventuali spese mediche compiute per sé stesso ma pagando ad esempio con una carta intestata ad un’altra persona. E se, in questo caso, si abbia regolare diritto a potere usufruire della relativa detrazione.
Quando una spesa è detraibile, i requisiti richiesti dal Fisco
Ebbene, la risposta è positiva. Ma solo nel caso in cui chi compie la spesa dimostri di avere restituito al soggetto terzo la cifra coinvolta. E questa è una precisazione riportata sempre dalla Agenzia delle Entrate. E comunque l’importante è che la spesa da detrarre sia stata pagata con uno strumento tracciabile.
Quindi con carta di credito o debito, nella fattispecie. Oppure con ricevuta bancomat, copia di bollettino postale, versamento PagoPa od estratto conto.
C’è comunque una eccezione in merito all’utilizzo dei contanti, che sono ammessi per l’acquisto di dispositivi medici e di medicinali, o per saldare prestazioni sanitarie ricevute in delle strutture che fanno parte del Sistema Sanitario Nazionale, sia pubbliche che private.