Un esperimento ha individuato il carbone attivo come un ingrediente molto utile per prevenire l’obesità e il diabete, ecco i dettagli.
Un recente esperimento ha individuato il carbone attivo come un prezioso alleato nella prevenzione di due importanti patologie: l’obesità e il diabete. Ma andiamo con ordine. Sicuramente avrete sentito parlare molte volte del carbone attivo in riferimento all’igiene orale. Infatti, questo prodotto riesce a sbiancare con facilità i denti e aiutare ad avere un sorriso più bello e sano.
Ma le sue proprietà non finiscono qui. Pare che possa anche eliminare la resistenza all’insulina e prevenire l’aumento di peso. Queste sono due proprietà essenziali per la salute di una persona. Un team di ricerca internazionale è riuscito a condurre un esperimento per osservare tutto questo, per il momento solo sui topi, ma con risultati incredibili.
Vediamo qui di seguito come si è svolta la ricerca e che cosa ha scoperto il team di scienziati che ha deciso di mettere alla prova il carbone attivo sugli animali che più si avvicinano alla genetica dell’uomo.
Prevenire obesità e diabete: il ruolo del carbone attivo
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Il team di ricerca è giapponese e proviene dall’Università di Shinshu. Ma hanno collaborato all’esperimento anche il Dipartimento di Gastroenterologia del Kyushu Medical Center, il Dipartimento di Fisiopatologia dell’Hebei Medical University in Cina, l’Ospedale Lishui, la Scuola di Medicina dell’Università di Zhejiang, l’azienda LSI Medience Corporation, tra gli altri.
Il gruppo ha usato il carbone attivo acido ottenuto dall’albero di Akamatsu, il pino rosso, che viene utilizzato da molto tempo come disintossicante. Per capire se questo elemento può prevenire l’obesità, gli studiosi hanno diviso i topi di laboratorio in tre gruppi con tre differenti tipi di alimentazione: una dieta ricca di grassi per il primo gruppo, una dieta normale per il secondo, mentre nel terzo una dieta grassa ma con l’aggiunta del carbone attivo.
I risultati sono stati molto evidenti. I topi del primo gruppo sono ingrassati notevolmente, mentre quelli del terzo si sono mantenuti in peso forma, come quelli che secondo gruppo. Dunque, il carbone attivo ha davvero funzionato. In particolare, analizzando le feci dei roditori, gli studiosi hanno trovato grandi quantità di colesterolo e di acidi biliari, espulsi dall’organismo. Tutto questo influisce positivamente anche sulla resistenza all’insulina.
Naturalmente il tutto deve essere approfondito, ma i risultati di questo primo esperimento sono stati davvero incredibili. Il carbone attivo può indurre a espellere dall’organismo tutto ciò che contribuirebbe ad alzare la glicemia e aumentare il grasso corporeo.