Bisogna prendere consapevolezza di questo problema e sapere quanto consuma un condizionatore. Ne va della nostra salute ed anche del nostro portafogli.
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Quanto consuma un condizionatore? Ci sono dei comportamenti e delle abitudini che possiamo definire in tutto e per tutto insane, sia per la salute che per il portafogli. E che quindi vanno per forza di cose corretti. Solo così riusciremo ad evitare dei contraccolpi a livello fisico ed anche per quanto riguarda la bolletta della luce.
Con l’elettricità ed il gas che hanno raggiunto e superato le stelle per quanto riguarda i prezzi delle bollette 2022, è ormai un imperativo cercare di non sprecare queste due risorse. Alle quali tra l’altro va aggiunta pure l’acqua, la cui bolletta è in costante aumento dal 2018 e che oggi scarseggia in modo mai visto prima, per via di una tremenda crisi idrica in corso. Conoscere quanto consuma un condizionatore è quindi d’obbligo.
Purtroppo gli sbagli commessi con questo elettrodomestico sono frequenti e fanno si che l’erogazione di corrente elettrica risulti essere consistente. In realtà si potrebbero avere gli stessi benefici impiegando una quantità minore di energia e quindi spendendo meno, avendo consapevolezza di come impiegare un condizionatore.
Una delle cose che assolutamente non vanno fatte è tenere il condizionatore acceso per un giorno interno. Alcuni fanno così, poi si rendono conto di quanto la cosa possa assumere dei risvolti tragici una volta che si ritrovano con la bolletta della luce tra le mani. Per risparmiare con il condizionatore sono necessari dei semplici accorgimenti.
Se ce n’è più di uno in casa è meglio creare dei collegamenti tra loro, se posti lontano l’uno dall’altro. Chiudendo strategicamente alcune porte, sorgerà un bel corridoio rinfrescato da un capo all’altro. Il condizionatore poi lavora meglio in assenza della luce diretta del Sole. Per cui si consiglia di tenere le tende chiuse e persiane e tapparelle abbassate.
Ma lo sbaglio più frequente, che fa aumentare i consumi e gli esborsi, è rappresentato dalla temperatura impostata. In estate, con 35° gradi o più all’esterno, c’è gente che dentro seleziona i 18°. Cosa che comporterà un contraccolpo termico una volta che si esce di fuori, con il risultato che poi sorgeranno raffreddore e mal di gola fuori stagione.
Per avvertire il sollievo che tanto desideriamo, è invece sufficiente impostare il condizionatore a velocità media e ad una temperatura che non superi di 7° quella registrata all’esterno. Quindi con 35° fuori, i 28° dentro saranno sufficienti per stare più che bene. In una decina di minuti troveremo il fresco che ricerchiamo così facendo.
Ma non dobbiamo dimenticare di pulire e disinfettare i filtri del condizionatore. Si tratta di quegli accessori montati al suo interno che hanno lo scopo di trattenere la polvere ed altri corpuscoli provenienti dall’esterno. E serve anche una adeguata manutenzione almeno una volta all’anno.
Il risparmio è garantito poi da un utilizzo circoscritto a qualche ora al giorno. Di notte, per dire, può essere sufficiente anche solo una mezzora. Il tempo di addormentarci con il giusto livello di aria rinfrescata. Poi, impostando un timer, il condizionatore si spegnerà da solo e questa cosa preserverà il nostro fisico ed il nostro portafogli. Infine, la funzione di deumidificazione è ottima sempre per il risparmio e per creare delle condizioni ambientali ideali.