Anche la carta igienica può essere pericolosa, dipende da quale compriamo

Spesso acquistiamo, senza rendercene conto, un tipo di carta igienica pericolosa per salute, capace di liberare sostanze tossiche.

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Carrello della spesa con carta igienica (Pixabay)

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Occorre fare sempre attenzione a ciò che si acquista al supermercato, specie se i prodotti in vendita sono di dubbia provenienza. È il caso della carta igienica, che può anche essere pericolosa, tossica per la nostra salute. Come mai? Per via della sua composizione. Solitamente, questo prodotto è ottenuto mediante un impasto di fibre di cellulosa e di acqua, poi lavorato fino a diventare i fogli di carta che conosciamo.

Tuttavia, tramite questo processo di trasformazione in carta delicata, alcune ditte utilizzano il biossido di cloro, un elemento che potrebbe liberare alcune sostanze tossiche molto pericolose per la nostra salute. Quindi, come comportarsi quando andiamo a fare la spesa? Bisogna sempre affidarsi a ditte serie, e magari buttare un’occhio alle etichette, che riportano sempre informazioni fondamentali.

Come capire se una carta igienica è tossica e quale scegliere

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Carta igienica poggiata sul water (Pixabay)

Certo è che l’invenzione della carta igienica ha davvero rivoluzionato il mondo, portando maggiore igiene e pulizia nella nostra quotidianità. I primi rotoli di carta furono distribuiti addirittura nel 1879, grazie alla Scott Paper Company. Originariamente erano semplici fogli di carta morbida, non proprio eccezionali nella rimozione dello sporco, ma sicuramente efficienti.

Solo negli anni 40 del ‘900 cominciarono a diffondersi i fogli a doppio strato, facili da utilizzare, morbidi e facilmente deperibili in acqua. Un accessorio, da allora, diventato essenziale per la nostra quotidianità, tanto da diventare il prodotto più venduto al mondo. Il tipo di carta igienica più diffuso è quello di pura cellulosa, che sarebbe la comune carta bianca in fibra di cellulosa.

La scelta della carta igienica di qualità

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Rotolo di cata da bagno (Pixabay)

Anche se questo prodotto è smaltibile, biodegradabile e di qualità, comporta alcuni aspetti negativi. Il primo fra tutti, la deforestazione. Alcune società, però, utilizzano sbiancanti chimici. Ad esempio, il cloro è molto utilizzato, ma anche il solfato di sodio o l’ammoniaca. Questi sbiancanti cimici, impiegati nella ridistribuzione della carta igienica, possono liberare delle sostanze nocive, come la diossina.

In questo caso, ogni volta che siamo in bagno e che utilizziamo la carta igienica, potremmo venire a contatto con queste sostanze tossiche, che possono anche alterare l’equilibrio ormonale, introducendo formaldeide e bisfenolo A. Per questo motivo è importante leggere sempre bene le etichette prima di mettere il prodotto nel carrello della spesa.

Meglio scegliere i rotoli ecologici, che non fanno uso di cloro per sbiancare. Basta leggere sull’etichetta l’informazione di “certificazione CO2 neutra”. Altra carta igienica da scegliere è quella riciclata con certificazioni FSC o FSC riciclato. Infine, si può acquistare la carta igienica in bambù, che negli ultimi tempi si sta diffondendo ovunque. È un bene, perché si tratta di un prodotto maggiormente sostenibile.

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