Si va verso una svolta epocale per quanto riguarda il prelievo in contanti e tutto ciò che è legato allo stesso. Ed avverrà alquanto presto.
Prelievo in contanti, in diversi pensano ad un addio alle banconote. La cosa sembra essere alquanto verosimile. E questa è una ipotesi che prende adito da quelle che sono le politiche intraprese nel corso degli ultimi anni da parte dell’Unione Europea e dei vari governi centrali. A partire dal 1° gennaio 2023 verranno introdotte delle nuove norme concepite apposta per limitare l’uso dei contanti.
Attualmente vige un limite di 1999,99 euro (ma dal 2023 lo stesso verrà dimezzato a 999,99 euro, n.d.r.), che vale per quanto riguarda il trasferimento di denaro liquido da una persona all’altra.
Dai duemila euro in poi ceduti da un individuo all’altro si va incontro a dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, perché superando tale limite scatta l’obbligo di utilizzare degli strumenti tracciabili. E ci sono anche delle soglie massime da non superare per quanto riguarda il prelievo in contanti, con dei massimali ben precisi da rispettare.
E lo stesso prelievo in contanti ha una particolare categoria nel mirino. Si tratta degli imprenditori, per i quali vige un limite specifico di denaro da potere prelevare dal proprio conto corrente. Limite inquadrato in massimo 5mila euro al mese e di non più di mille euro al giorno, anche in più soluzioni. Tuttavia non ci saranno sanzioni per chi non rispetta queste indicazioni, ma una richiesta di spiegazioni da dare alla Agenzia delle Entrate.
Si tratta di paletti fissati per contrastare la circolazione del denaro in nero e l’evasione fiscale. Un altro dato che indica come i pagamenti con moneta elettronica (sempre tracciabili) stiano prendendo il sopravvento è dato dalla introduzione dell’obbligo di munirsi di Pos per tutti gli esercenti. Dai commercianti ai professionisti.
Per chi non dovesse rispettare questa norma entrata in vigore ufficialmente il 30 giugno 2022 sono previste delle multe per ogni transazione non regolamentare. Vale a dire per ogni volta in cui un cliente viene costretto a pagare in contanti.
Potrebbe interessarti anche: Pagamenti POS, cosa succede se in negozio ti diranno di no
Ancora: in origine circolava la banconota da 500 euro, che già non viene più stampata dal 2014. E che la Banca Centrale Europea ha deciso di sospendere sulla carta a maggio del 2016 ed in pratica a gennaio del 2019. La scelta è da ricondurre al fatto che una banconota dal valore così elevato finiva con il favorire le operazioni di riciclaggio di denaro.
Potrebbe interessarti anche: Prelievo in contanti, pagamenti Pos e verifiche: presto nuove, rigide norme
Altri indizi sul perché, magari già tra non molti anni, non vedremo più in giro le banconote? Almeno non con la stessa facilità di oggi. C’è da dire che il numero di sportelli automatici sta diminuendo in maniera progressiva. E che le banconote stesse, con il passare del tempo e dell’uso, si rovinano. Inoltre la loro stampa comporta dei costi.
Potrebbe interessarti anche: Prelievo al Bancomat, stangata allo sportello per chi è onesto: che succede
Rimpiazzare il denaro fisico con quello elettronico comporta solo vantaggi. Dal risparmio di questi costi alla piena e totale tracciabilità. Per cui ben vengano, per l’Agenzia delle Entrate e per la UE, pagamenti con carte di credito o debito, bonifici bancari e postali ed assegni.