Il ritorno dei dinosauri sulle dolomiti: l’incontro di passato e futuro ci fa riflettere molto sulle nostre condizioni
A volte ritornano; stiamo parlando dei dinosauri. No, tranquilli, non siete a rischio di incontrare un velociraptor mentre andrete al lavoro domani mattina. Si tratta di una mostra allestita sulle dolomiti, lì dove una volta dovevano esserci i dinosauri.
Perché vale la pena parlarne? Perché può essere un interessante spunto di pensiero…
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Il ritorno dei dinosauri sulle Dolomiti: no, non è fantascienza
I dinosauri sono tornati sulle Dolomiti, dov’erano molto tempo fa. Il risultato di un esperimento discutibile, di un mezzo scienziato pazzo? Uno scenario alla jurassic park? In realtà niente di tutto questo, ma una mostra che riporta e ricostruisce le dolomiti per come dovevano essere, abitata da questi esseri così straordinari.
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Il panorama offerto dalle dolomiti doveva essere un tempo molto diverso da come adesso. Gli specchi d’acqua dovevano essere molto più frequenti, fin dentro l’entroterra, e la popolazione era costituita da…dinosauri. La mostra, in provincia di belluno, con un biglietto del costo di dieci euro sembra essere una bellissima occasione per fare almeno due cose.
La prima è lo scopo primario di tutte le occasioni simili, ossia la conoscenza. In secondo luogo, invece, che deve seguire alla conoscenza in tutte le menti minimamente articolate, la riflessione critica. La mostra infatti sarà articolata in due parti: la prima, al chiuso, riporterà gli abitanti del luogo, con anche un calco dell’orma di un dinosauro! Una seconda invece è all’aperto: qui potremo trovare i testimoni dell’estinzione, la più grande estinzione di specie avvenuta…fin ora.
Perché fin ora? Interrogarci sull’estinzione di una specie ci porta ad inteerogarci sulle estinzioni di specie che ancora possono avvenire. Ad esempio, allo stato attuale delle cose, sembrano esserci i presupposti per un’altra estinzione di massa: la nostra.
I cambiamenti climatici, lo scioglimento dei ghiacciai, la crisi idrica, le guerre seguenti alle condizioni di povertà, sono tutti fattori preoccupanti. Che questa mostra sia dunque uno spunto interessante di riflessione.