Le bevande dietetiche possono sembrare ottime per alcuni ma ci sono 6 categorie di persone che dovrebbero evitare di assumerle.
Probabilmente conoscete persone che amano le bibite dietetiche. Negli ultimi anni, la domanda di versioni dietetiche, a basso contenuto calorico e a zero zuccheri è sempre più in voga e marchi come Coca Cola, Sprite e Pepsi hanno accontentato i loro consumatori, tanto che la gente sembra non averne mai abbastanza. Un mercato che è di certo in crescita.
Anche se ha un nome accattivante, la bibita dietetica è una di quelle cose che non dovrebbero far parte della routine quotidiana. Non solo fa male, ma ci sono sei categorie di persone, in particolare, che non dovrebbero mai bere bibite dietetiche a causa dei loro effetti collaterali sulla salute, secondo i medici.
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Le bibite dietetiche sono ampiamente note nella comunità gastrointestinale per la loro capacità di irritare l’intestino, per cui chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile dovrebbe stare alla larga da queste popolari bevande gassate. Gli zuccheri artificiali utilizzati nelle bibite dietetiche sono spesso difficili da digerire o da assorbire dall’intestino, con conseguenti gonfiori, diarrea e dolori addominali in molti pazienti.
Secondo la Mayo Clinic e l’American Migraine Foundation, i dolcificanti artificiali come l’aspartame, comunemente presente nelle bibite dietetiche, possono essere un possibile fattore scatenante dell’emicrania, a un peggioramento delle cefalee croniche e all’irritabilità.
Il bruciore di stomaco non è piacevole per nessuno e le bibite dietetiche potrebbero essere una delle cause. Le bevande gassate come le bibite sono note per indebolire la capacità di chiusura dello sfintere esofageo inferiore (che separa lo stomaco dall’esofago), il che porta l’acido a risalire nell’esofago, causando così i sintomi del bruciore di stomaco.
Chi soffre di diabete o tiene sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue potrebbe pensare che scegliere una bibita dietetica sia la soluzione migliore, ma non è questo il caso. I dolcificanti artificiali che si trovano comunemente nelle bibite dietetiche sono stati collegati a una maggiore probabilità di diabete di tipo 2 e a un aumento della resistenza all’insulina. Inoltre, le bibite dietetiche sono state collegate allo sviluppo della retinopatia diabetica, secondo uno studio pubblicato su Clinical and Experimental Ophthalmology.
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Come nel caso del bruciore di stomaco, chi soffre di malattia da reflusso gastroesofageo, nota come GERD, deve stare alla larga dalle bibite dietetiche. La GERD è il risultato della risalita dei succhi gastrici dallo stomaco all’esofago, che spesso provoca sintomi di bruciore di stomaco, reflusso acido e indigestione. Chi soffre di reflusso può avere problemi con l’acido citrico, che è comunemente presente nelle bibite, poiché è acido: acido su acido produce più acido.
La fenilchetonuria (PKU) è una rara malattia ereditaria che causa l’accumulo nell’organismo di un aminoacido chiamato fenilalanina. La PKU è causata da un’alterazione del gene necessario a produrre l’enzima che scompone la fenilalanina. Troppa fenilalanina può essere pericolosa e portare a gravi problemi di salute. Le persone affette da PKU seguono una dieta che limita il consumo di fenilalanina e del dolcificante artificiale aspartame, entrambi ingredienti delle bibite dietetiche.