Spiaggia libera, i diritti di cui non sei a conoscenza: per quanto riguarda la fruizione delle spiagge, si parla di soprusi veri e propri
Il mare dev’essere libero, per tutti. Non può esistere che un bene, dato in natura, sia invece reso inaccessibile dall’uomo. Oggi i modi per speculare sono tanti e se ne trovano sempre di nuovi, ma bloccare un bene pubblico e naturale è illegale. Non solo illegale per buon senso ma perché va oggettivamente contro le leggi. Spesso non ne abbiamo la contezza ma ecco quali sono i nostri diritti.
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Il mare è un bene di tutti, e in quanto tale deve essere a libero accesso. Non possiamo pensare che anche il mare diventi un bene di tipo elitario, a cui solo pochi hanno libero accesso. No: il mare deve rimanere libero, in modo che tutti possano godersi l’Estate, senza spendere cifre da capogiro. Infatti, ombrelloni e lettini sembrano essere divenuti beni di lusso, visto quanto ormai costano.
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Dobbiamo quindi arrenderci a non frequentare il mare, se non ne abbiamo la possibilità? No, dobbiamo far valere i nostri diritti. E non si parla di un diritto dettato dalla logica o dal buon senso ma da uno praticamente fornito e sancito dalle leggi. Potete transitare senza problemi nel lido e farvi il bagno, non dovrete pagare niente. E se i proprietari fanno finta di non capire, sappiate che potrete chiamare i vigili per un sopralluogo.
Per quanto riguarda la sosta, le cose non sono così chiaro. Teoricamente in un lido, non puoi fermarti. Né con un’asciugamano ma neppure, teoricamente, poggiando i vestiti in terra, il tempo di farsi il bagno. Diverso è il discorso se la spiaggia è libera: in quel caso ad essere vietato è la sosta prolungata. Che vuol dire? Che non puoi occupare la spiaggia senza usarla. Vietato lasciare gli ombrelloni il giorno prima per il giorno dopo, né montare campi sportivi.
Per quanto riguarda partite di pallone o racchettoni, non esiste una legge. Ovviamente vige il buonsenso.