Dall’ultimo report europeo ci sono brutte notizie, ovvero 5 frutti estivi più contaminati da pesticidi che mangiamo tutti i giorni.
I controlli sull’alimentazione sono sempre molto presenti e rigidi in Europa. Tuttavia, questo purtroppo non impedisce al mercato di contenere dei prodotti contaminati. Grazie al lavoro delle autorità, quando la situazione è grave, ci sono comunicazioni tempestive e ritiri dalla vendita. Ma c’è anche da considerare il gran numero di frutta e di verdura presenti nei supermercati che hanno una grande quantità di pesticidi sulle loro bucce.
I pesticidi vengono utilizzati diffusamente in agricoltura per tenere lontani gli insetti, i parassiti, per garantire il raccolto, ma gli studi hanno dimostrato che la situazione sta peggiorando. Queste sostanze arrivano poi a casa nostra e nel nostro organismo e sono nocive. Dall’ultimo report di Pesticide Action Network (PAN) non arrivano buone notizie.
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Lo studio è stato svolto dal 2011 fino al 2019 per controllare che i pesticidi dannosi venissero effettivamente sostituiti. Vediamo qui di seguito i risultati di questa ricerca e, purtroppo, i frutti estivi più contaminati in Europa.
I frutti estivi più contaminati da pesticidi: la classifica
Comparare l’uso e la presenza di pesticidi nel tempo è una novità. Le normative europee avevano dato delle disposizioni precise sull’utilizzo di alcuni pesticidi dannosi per la nostra salute che possono portare a malattie gravi e alla formazione di tumori. Invece, dalle analisi effettuate queste normative non sono state rispettate.
L’uso dei pesticidi, invece di diminuire, è aumentato. Non solo, ma si usano sempre più spesso dei cocktail, dei miscugli di sostanze chimiche. In questi anni i ricercatori hanno esaminato oltre 97.000 campioni di frutta e il risultato è stato molto negativo. Ad esempio, i frutti estivi più contaminati sono questi:
- More (51%)
- Pesche (45%)
- Fragole (38%)
- Ciliegie (35%)
- Albicocche (35%)
Questo significa che oltre la metà delle more in commercio contiene pesticidi altamente dannosi per la salute. A seguire, tutte le altre percentuali per gli altri frutti tipici della stagione.
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Secondo la ricerca le ciliegie hanno visto un aumento vertiginoso di pesticidi impiegati per il raccolto, ma ci sono anche altri frutti non indicati tra i primi. È il caso dei kiwi, ad esempio. All’inizio dello studio avevano soltanto un 4% di contaminazione, alla fine si è giunti al 32%. Per non parlare delle pere, risultate il frutto più contaminato in assoluto in Europa con numeri che si aggirano intorno all’80%.
