Sussiste in maniera costante il rischio di imbattersi in delle uova contaminate, specialmente dalla Salmonellosi. In che modo possiamo stare al riparo da ogni possibile conseguenza negativa.
Uova contaminate, il pericolo è presente anche in quelle che acquistiamo al supermercato oppure al negozietto di alimentari vicino a casa. Esistono però delle precauzioni da potere prendere per evitare ogni possibile spiacevole conseguenza. La cosa da fare è prestare attenzione a dei dettagli ben precisi.
In questo modo riusciremo a scansare qualunque brutta eventualità di cadere preda di una qualche intossicazione alimentare da uova contaminate. Si tratta di un tipo di alimento molto delicato e che necessita di essere conservato seguendo delle regole ben specifiche.
I casi di uova contaminate molte volte sono da ricollegare a situazioni in cui è la Salmonella a diffondersi all’interno delle stesse. I suoi sintomi più evidenti consistono nella comparsa di nausea, vomito, diarrea e dolori addominali il più delle volte, già a qualche ora di distanza dopo avere ingerito uova sottoposte a presenza batterica nociva.
Uova contaminate, Salmonella grossa insidia: i sintomi
E nei casi più gravi è richiesto il dovere fare ricorso ad un ricovero in ospedale. La Salmonella in particolare è molto insidiosa perché, quando trova le condizioni ideali per proliferare, può estendersi anche in altri alimenti come la carne bovina e suina oppure di pollo e simili, nei salumi e nella frutta.
A casa dobbiamo tenere le uova all’interno del frigorifero. Cosa che in un supermercato non avviene perché l’aria lì è sottoposta a refrigerazione continua. Assolutamente importante è evitare sbalzi termici, specialmente se vanno da basse ad alte temperature.
La cosa migliore da fare per evitare qualsiasi tipo di rischio è quello di inserire subito le uova all’interno di una borsa frigo, che le manterrà alla temperatura ideale per evitare il proliferare di microrganismi nocivi. Servirà particolare cautela anche quando dovremo tenerle in frigo.
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Quali sono le precauzioni da prendere
Buttiamo via quelle che hanno eventualmente il guscio danneggiato. Inoltre teniamole all’interno del loro contenitore in plastica od in cartone, posizionandole nei ripiani centrali del frigo. E non sullo sportello, nonostante spesso sia presente un apposito vano dedicato.
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Questo perché in quella parte del frigorifero la temperatura tende ad essere più alta. Invece la stessa deve essere compresa sempre tra gli 0.6° ed i 2.2°.
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Inoltre ricordiamoci sempre di lavare le mani sia prima che dopo averle maneggiate. Ed in fase di cottura sottoponiamole ad almeno 70-75°, livello al quale ogni batterio finisce sempre con il dissolversi.