Come coltivare le piante in acqua: una tecnica semplice e veloce, come del resto prendersene cura. Vediamo quali sono queste piante e come fare.
Negli ultimi anni, c’è una nuova tendenza del giardinaggio, ovvero coltivare piante in acqua. Oramai sono diventate un punto fermo nell’interior design.
La coltivazione delle piante in acqua è anche conosciuta come raccolta idroponica. Si tratta di un processo in cui gli agricoltori coltivano i raccolti in una miscela di acqua liquida e sostanze nutritive anziché nel suolo.
Questa tecnica per la coltivazione delle piante è l’ideale per i coltivatori principianti, anche per quelli privi di pollice verde. Vediamo in cosa consiste, quali sono le piante e come coltivarle.
Come coltivare le piante in acqua
La bellezza delle piante in acqua è nella loro coltivazione che è priva di suolo e richiede poca manutenzione. Vediamo come coltivare le piante in acqua.
Coltivare le piante in acqua, sta riscuotendo un enorme successo, perché consente di avere un bel angolo verde in casa, senza dedicare loro tanto tempo.
Per coltivare queste piante, c’è bisogno di: acqua, sostanze nutritive, ossigeno e un contenitore per evitare che la pianta si ribalti.
Occorrerà sostituire l’acqua occasionalmente, poi non essendoci terreno, le piante hanno meno probabilità di contrarre parassiti o malattie.
Inoltre, volete mettere la praticità e l’assenza di sporco che può aiutare a ridurre gli allergeni in casa? Penso che dopo aver letto questo articolo, vi recherete tutti a comprare le piantine adatte a questo tipo di coltivazione.
Scopriamo, quindi, quali sono e come coltivare le piante in acqua da mettere in casa o sul terrazzo per ricreare il vostro angolino verde.
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Passaggi per coltivare
Prima di tutto occorre identificare le piante adatte a questo tipo di coltivazione. Alcune di esse sono:
- aloe vera;
- edera del diavolo;
- fico foglia di violino;
- giglio della pace;
- pianta della gomma;
- pianta di giada;
- pianta ragno.
Una volta scelta la pianta, prendete una talea (un segmento) di buone dimensioni ma non grande, da una pianta già esistente. Basta una talea con solo una o due foglie da incidere appena sotto un nodo.
Prendete un vaso di vetro con un collo sottile e mettetelo in posto in casa con una luce brillante e indiretta. Una stanza dove la temperatura resti costante, non sotto tiro di aria condizionata o termosifoni.
Per l’annaffiatura, i primi due mesi (o fino alla comparsa delle radici) cambiate l’acqua una volta a settimana. Tenete presente che l’acqua di sorgente o, meglio ancora, l’acqua di pozzo, contiene livelli più elevati di nutrienti.
Una volta che si sono formate le radici, potete sostituire l’acqua una volta al mese e decidere se volte spostare la pianta nel terreno o continuare in acqua.