C’è una scoperta compiuta da alcuni esperti che riguarda il diabete in gravidanza, o diabete gestazionale. Quanto osservato è sorprendente.
Diabete in gravidanza, di questo inconveniente decisamente poco piacevole in cui alcune donne si imbattono parla una ricerca condotta di recente. Questo è il cosiddetto diabete gestazionale e le osservazioni cliniche compiute da esperti qualificati riferiscono di quali possono essere le sue conseguenze in futuro.
Infatti sussiste un rischio preciso per alcune tra coloro che hanno maturato il diabete in gravidanza e che va ad interessare l’apparato cardiovascolare. È stato riscontrato come ci siano maggiori possibilità per queste donne di incorrere in dei problemi cardiaci nel corso della loro vita.
Il diabete in gravidanza ha quindi un legame alquanto forte con la possibilità, decisamente per nulla gradita, di finire preda di patologie in ambito cardiovascolare. Lo studio in questione ha posto in esame centinaia di migliaia di donne.
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Diabete in gravidanza, l’aspetto che sorprende
A partecipare in maniera attiva ai rilevamenti in questione sono state 219.330 donne diventate mamme tra gli anni che vanno dal 2006 al 2010. Il 6% di queste – all’incirca 13.094 donne – aveva maturato per l’appunto dei disturbi cardiovascolari. Ma c’è anche un altro aspetto che ha attirato l’attenzione dei ricercatori.
E cioè che, chi era incorsa nel sorgere del diabete gestazionale, era finita con lo sviluppare per l’appunto delle patologie al cuore ed all’apparato vascolare. Con il rischio legato al passare dell’età. Man mano che passavano gli anni, questo pericolo andava aumentando.
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Le malattie più frequenti sono risultate essere:
- malattie coronariche;
- infarto;
- ictus;
- malattie delle arterie periferiche;
- insufficienza cardiaca;
- rigurgito mitralico;
- fibrillazione atriale;
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Con quindi l’aspetto più sorprendente che riguarda anche il diabete gestazionale riscontrato diversi anni prima, e questa sovraesposizione a distanza anche di molto tempo sul lungo periodo. Gli studiosi che hanno condotto queste analisi stanno anche cercando di capire quali possano essere le possibili contromisure per ridurre la percentuale di rischio.
