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Tessera sanitaria, quella vecchia è da conservare: problemi in quella nuova

Pubblicato da
Nadia Fusetti

Nella nuova tessera sanitaria c’è un problema, questo vuol dire che non bisogna assolutamente buttare quella vecchia, i dettagli.

Tessera sanitaria (Pinterest, regione.piemonte.it)

In questi mesi lo Stato sta provvedendo a mandare le nuove tessere sanitarie, che arriveranno via posta in automatico, senza fare nulla per richiederla. Infatti, come avrete notato, alla fine del 2022 la tessera che possedete scadrà e non sarà più utilizzabile.

È un documento personale di massima importanza da portare sempre con sé nel portafoglio quando ci reca in ospedale, in farmacia, per tantissime commissioni. Tuttavia, se state pensando già a sbarazzarvi di quella che avete appena arriverà quella nuova, siete in errore. La tessera nuova ha un piccolo problema, quindi è meglio se conservate ancora per un po’ quella che avete.

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La crisi è arrivata anche in questo settore e per mancanza di componenti le tessere nuove non hanno un elemento fondamentale. Ma vediamo qui di seguito di che cosa si tratta.

Tessera sanitaria nuova: le manca il microchip, conservate quella vecchia

TS (Instagram @tessera_sanitaria_per_tutti)

Lo Stato ha iniziato a mandare le tessere nuove dal 1 giugno 2022, tuttavia, il “problema” è questo: non ha il microchip. Ormai tutte le tessere sono provviste di microchip in modo da avere un accesso più facilitato a varie opzioni e a varie funzioni.

C’è anche un grande dibattito in corso per la diffusione di questi microchip che, se da una parte semplificano la vita delle persone, dall’altra diffondono sempre di più diffidenza. Mentre si sta cercando a fare qualche esperimento con i microchip sottopelle, le tessere sanitarie nuove ne saranno sprovviste e il motivo è molto semplice. C’è una crisi nel settore di questi componenti e quindi reperirli non è stato semplice.

Per sopperire a questa mancanza, il microchip era comodo per accedere ai servizi digitali dell’amministrazione pubblica, lo Stato sta pensando di far usare ai cittadini la loro vecchia tessera, provvista di microchip, fino al 2023.

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La crisi dei semiconduttori porterà alla mancanza del microchip nella carta che vi arriverà a casa per posta, ma voi ricordate di conservare la vostra attuale tessera, in modo da poter avere accesso ai servizi ugualmente. Nel frattempo, la situazione di emergenza rientrerà e si potranno reperire più facilmente i componenti anche per questi documenti dall’uso quotidiano.

Nadia Fusetti