Scopriamo insieme come si fa a coltivare una pianta di banano nella propria casa, assecondando tutte le sue necessità.
Il Banano appartiene al genere Musa e si può trovare in numerose varietà. Questa pianta è originaria dell’Asia, dell’Australia e dell’Africa, ma ad oggi è coltivata in moltissimi Paesi del mondo. Certo, non tutte le zone del pianeta hanno il clima ideale per farla crescere e soprattutto per fare in modo che crescano i frutti della pianta. Una piantina in vaso si può coltivare dappertutto, crescerà, ma non in modo completo.
Tuttavia, anche se non vivete in una zona in cui possano crescere spontaneamente queste piante, come nel Nord America, potete pensare di creare le condizioni nel vostro appartamento. Se si crea un clima e un ambiente ideale questo tipo di pianta può svilupparsi. Serve conoscere bene le sue caratteristiche, naturalmente, e serve qualche piccola accortezza.
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Vediamo, allora, qui di seguito un po’ di caratteristiche in più e tutti gli elementi che le servono per crescere e svilupparsi. L’idea di crescere un banano in casa vi stuzzica? Potete mettervi alla prova con i nostri consigli.
Spesso quando si pensa alle banane, si è convinti che provengono da un albero. In realtà, non è così. Il banano non è un albero perché non ha uno stelo legnoso, ma lo ha carnoso, quindi si tratta di una pianta erbacea. In natura, fatta crescere all’aperto in condizioni per lei ottimali, questa pianta può raggiungere anche i 9 metri di altezza.
I suoi fiori sono bianchi, arancioni o viola e dopo i fiori arrivano i frutti che tutti noi conosciamo bene. Tuttavia, se voi vi cimenterete nella sua coltivazione in vaso e in appartamento è praticamente impossibile che questi possano nascere. Le piante più comuni della famiglia delle banane sono:
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Per riuscire a far crescere una pianta di banana come pianta d’appartamento dovrete fare attenzione ad una serie di aspetti. Questi sono il terreno, l’esposizione al sole, la temperatura adatta, la necessità di acqua, tra le altre cose.
Il terreno giusto per la pianta deve essere ben drenato, quindi con perlite, molto ricco di sostanze nutrienti in modo da poterle rilasciare lentamente nel tempo e leggermente acido. Dovrebbe avere, per essere perfetto, un pH compreso tra 5,5 e 7. Attenzione al tipo di vaso, deve essere molto profondo per le radice lunghe e profonde del banano e deve avere dei fori sul fondo per il drenaggio dell’acqua.
Le piante di banana hanno bisogno di tanta luce solare per prosperare. In generale per loro sarebbe davvero l’ideale poter stare alla luce diretta dei raggi solari per 12 ore al giorno. Tuttavia, se volete farla crescere come pianta d’appartamento è opportuno pensare a delle luci artificiali. Quando le temperature all’esterno lo consentono, però, dovete esporle all’aria e al sole per qualche ora ogni giorno per il suo benessere.
Tra la primavera e l’autunno la pianta deve essere concimata spesso. Il fertilizzante migliore, da dare una volta alla settimana, è NPK in rapporto 10-10-10. NPK significa presenza di N (azoto), P (fosforo), K (potassio). Meglio se diluito con l’acqua.
Questo genere di piante ha bisogno di acqua costante, soprattutto se vivono al chiuso. Quindi, è molto importante mantenere il terreno sempre un po’ umido, non troppo per evitare i ristagni di acqua e il marcire delle sue radici.
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Quando la pianta è in sofferenza perché in carenza di acqua ve lo farà capire immediatamente perché inizierà a piegare le sue foglie verso il basso. Un segnale d’aiuto che dovete cogliere subito e intervenire all’istante. Potete anche spruzzare l’acqua su tutta la pianta ogni giorno perché sono abituate a condizioni di caldo e di umidità.
Quando la pianta è particolarmente secca può attirare acari rossi, ma il nemico numero uno di queste piante sono i punteruoli di banana, i Cosmopolites sordidus. Fortunatamente sono parassiti che la attaccano se si trova all’aperto. Se la crescete come pianta d’appartamento non avrete mai questo problema.
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Infine, dovete considerare che un banano ci impiega 2 o 3 anni per raggiungere la sua piena maturazione ed è una scelta sicura come “pianta d’appartamento”. Le parti che la compongono non sono tossiche né per le persone né per gli animali, al contrario di tante altre molto diffuse nelle case.