Molto di moda è diventato l’uso della sigaretta elettronica, ma che effetti ha il vaping sul lungo periodo? Ecco cosa dicono gli esperti.
Secondo un nuovo studio, il vaping può causare danni polmonari i quali poi si ripercuotono sul lungo periodo. Secondo i ricercatori dell’Intermountain Healthcare di Salt Lake City, una percentuale consistente di pazienti continua a soffrire di difficoltà respiratorie, nebbia cerebrale e disturbi dell’umore, dopo un anno dalla diagnosi iniziale di EVALI (E-Cigarette or Vaping Use-Associated Lung Injury).
Circa tre pazienti su cinque che soffrono di EVALI, hanno continuato a svapare o a fumare nonostante le lesioni polmonari e gli impatti sulla salute che ne sono derivati, sono stati rilevanti. I ricercatori hanno appurato che solo il 38% delle persone, dopo la diagnosi, è riuscita a smettere di fumare e svapare. Lo studio si è basato sull’osservazione di 73 pazienti affetti da EVALI trattati presso l’Intermountain Healthcare o la University of Utah Health, tra la metà di luglio 2020 e la metà di agosto 2021.
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La maggior parte dei pazienti erano uomini di età media di 30 anni. Non tutti soffrivano di una patologia grave, solo tre casi su cinque non hanno richiesto il ricovero. Dodici mesi dopo la diagnosi, molti pazienti EVALI hanno dichiarato di avere ancora problemi di salute persistenti che hanno influito sulla loro qualità di vita:
Le sostanze chimiche utilizzate nelle sigarette elettroniche, come la formaldeide, possono causare danni a lungo termine ai polmoni. Molti pazienti EVALI hanno dovuto affrontare la conseguente “tossicità finanziaria”. Circa il 13% dei pazienti dello studio, ha dichiarato di non essere in grado di lavorare e la maggior parti di essi ha riferito che un anno dopo stava ancora pagando le spese sanitarie. Non contando il fatto che una piccola percentuale, ha continuato a svapare o fumare nonostante la diagnosi di EVALI. Buona parte dei danni polmonari causati dall’EVALI sono cicatrici permanenti, quindi alle persone non resta che imparare a conviverci.