Ci sono piante velenose che appaiono innocue, infatti non diremmo mai che ci possono fare male, ecco perché è importante riconoscerle.
In natura si possono trovare piante di tutti i tipi, alcune delle quali velenose. Ma non sempre è facile distinguerle da quelle che dannose non sono.
Così come alcuni animali emettono sostanze velenose per proteggersi dai pericoli esterni, allo stesso modo lo fanno anche alcune piante. Vediamo la lista nel dettaglio per non farci prendere alla sprovvista durante le prossime passeggiate in montagna, ma non solo.
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Potremmo pensare che in città ci siano solamente piante sicure e per niente dannose ma l’apparenza a volte inganna. Ve ne sono infatti alcune che sembrano innocue ma che in realtà nascondono la loro letalità. Si tratta di piante pericolose, la cui tossicità può venir fuori semplicemente entrando in contatto con esse o ingerendole. Ma dunque quali sono le piante da cui è bene tenersi alla larga?
La prima tra queste è l’agrifoglio. Si tratta di una pianta erbacea conosciuta come uno tra i principali simboli del periodo natalizio ma che in realtà così festosa non è. La nota pianta portafortuna presenta foglie verdi lucide e puntigliose, e durante alcuni momenti dell’anno sviluppa fiori rosati o bianchi e delle bacche di colore rosso acceso. Piante sicuramente eleganti che però nascondono un’insidia. Le bacche, infatti, una volta ingerite, possono causare dolori, fitte e bruciori all’intestino, ma anche vomito e nausea.
Non si tratta dunque di una pianta letale ma non è nemmeno la più inoffensiva. Più dannoso rispetto all’agrifoglio è invece il tasso comune, chiamato anche “albero della morte”: un nome tutt’altro che rassicurante. Si tratta di un albero sempreverde, facente parte alla famiglia delle conifere, che produce foglie sottili e piccole e può raggiungere anche i 20 metri di altezza. Pur non producendo frutti, è in grado di far crescere semi con degli involucri rossi. Foglie e semi molto velenosi per gli animali, fino a causargli una paralisi respiratoria e cardiaca. Ci sono infatti alcune piante che non solo sono velenose per l’uomo ma anche per gli animali, come ad esempio queste piante velenose per i gatti.
Infine, l’ultima pianta che compare nella lista delle piante velenose è l’Atropa belladonna (conosciuta anche solo come belladonna). Questa pianta la troviamo di solito in montagna e nel nostro Paese è molto diffusa su Appennini e Alpi. Questa pianta gode la fama di essere pericolosa fin dall’antichità. Le sue bacche scure hanno infatti proprietà allucinogene e consumarle può voler dire avvertire un senso di vomito, nausea, dilatazione delle pupille, convulsioni, deliri, tachicardia, arresto cardiocircolatorio e coma. Una pianta dunque tutt’altro che piacevole, da cui è bene mantenersi a debita distanza.
Ora che abbiamo visto alcune delle piante velenose più diffuse sul nostro territorio non saremo più impreparati la prossima volta che avremo voglia di cogliere delle bacche durante la nostra passeggiata quotidiana.