Nicturia, un disturbo poco conosciuto ma molto frequente: ecco cosa si cela dietro un nome così particolare
Dormire bene è un passo fondamentale per vivere bene, alla stregua del mangiare bene, del muoversi e non avere un tenore di vita sedentario, e simili. Non si può svalutare il ruolo che il sonno ha nella nostra vita perché da quello dipenderà in gran parte la nostra capacità di memoria, concentrazione e quindi il nostro livello di produttività. In tutto questo, mettiamoci che il sonno è anche piuttosto labile e fluttuante, e può essere intaccato facilmente da tutta una serie di fattori anche difficilmente controllabili.
Uno di questi problemi è legato alla frequente interruzione del sonno, ossia ai cosiddetti risvegli notturni. Questi possono inficiare in modo notevole la stessa qualità del sonno, facendoci svegliare poco riposati. Questi possono essere dovuti a una molteplice serie di fattori: un ambiente non propenso al riposo, pensieri agitati, rumori esterni o frequente bisogno di andare in bagno ad urinare.
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Nicturia, un disturbo poco conosciuto ma frequente: ecco di cosa si tratta
Questa condizione, quella cioè della frequente sensazione di urinare, specie in notturna, prende un nome specifico. Tale nome si sente poco ma è in realtà un disturbo molto più frequente di quanto non si creda. Si parla infatti di nicturia, che indica proprio questa condizione specifica. Spesso è accompagnata da poliuria, ossia la produzione di almeno due litri di urina durante il giorno o da poliuria nottura, ossia la stessa condizione ma riportata durante la notte.
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Tra le cause della nicturia possono esserci diverse cose, tra queste: incontinenze della vescica, ostruzioni, infiammazioni, tumori di varia natura. Molto spesso, per combattere questa condizione, che può diventare davvero molto stressante, occorre risalire al problema vero e proprio. Le cure possono passare per farmaci specifici, o anche per la modificazione della dieta. Altre volte, per ridurre nello specifico il disturbo, può essere sufficiente alzare un po’ le gambe e usare calze che impediscano l’afflusso abbondante di liquidi nelle gambe.
