Incendio di Malagrotta, è di nuovo allarme Diossina: ma cosa sappiamo su questa sostanza altamente inquinante?
L’incendio dell’altro giorno ha fatto subito notizia. Il 15 Giugno, verso le 18, a Malagrotta è successo di nuovo: un incendio è divampato nella vasca di stoccaggio. Un’enorme nuvola nera si è alzata in cielo e minaccia di propagarsi molto a lungo. Nel raggio i 6 km è stato raccomandato di tenere le finestre chiuse e gli impianti di condizionatura spenti. Sono state sconsigliate di nuovo le attività all’aperto e chiusi gli asili nido Le misure, viene detto, sono ancora solo precauzionali, essendo i test sulla qualità dell’aria ancora in fase di svolgimento e i cui risultati arriveranno tra qualche ora ma la paura è ormai sparsa a macchia d’olio. Per quanto ormai l’incendio sia stato, a distanza di due giorni, quasi domato del tutto, il pensiero si rivolge altrove.
Non solo il sistema di smaltimento di rifiuti della capitale ancora più in tilt, ma è ancora, ancora una volta, allarme diossina.
Ti potrebbe interessare anche->Acqua naturale: è davvero sicura? Le migliori in commercio
Incendio di Malagrotta, è di nuovo allarme Diossina
L’enorme nube nera, in effetti, che si è sollevata dall’incendio non promette nulla di buono. E le raccomandazioni che ci sono state fatte confermano che il pericolo diossina è concreto. Come indica il ministero della sanità al nome di diossine rispondono una serie di composti diversi, con qualche somgilianza, composti da ossigeno, idrogeno, carbonio e cloro. Per quanto possano nascere anche da processi naturali, molte volte invece sono prodotte dall’uomo, come rimanenze di processi industriali o, appunto, di combustioni.
Ti potrebbe interessare anche->Sono questi i tranquillanti naturali di cui hai bisogno per dormire bene
Gli effetti delle diossine sono pesanti sia per l’uomo sia per l’ambiente. Nelle esposizioni brevi, il rischio maggiore è di riportare lesioni cutanee che lasciano cicatrici anche permanenti. A lungo termine, possono esserci effetti negativi sul sistema nervoso, circolatorio e endocrino. Per le donne in dolce attesa, si segnalano gravi rischi per il feto in sviluppo. Senza contare che la diossina, è uno dei rischi tumorali più concalmati.