I vostri soldi sul conto in banca sono a rischio: le perdite previste nei prossimi tre anni

I soldi che avete depositato nel vostro conto in banca sono a rischio, nei prossimi anni ci saranno delle perdite, ecco i calcoli stimati.

Banconote euro (Pixabay)

Forse qualcuno di voi se ne è già accorto ma questo è un periodo veramente nero per i risparmiatori. Stiamo vivendo un periodo storico molto particolare in cui stiamo cercando di uscire da una pandemia mondiale che ha messo in ginocchio molti settori, oltre ad aver causato moltissime vittime. Come se non bastasse, adesso c’è anche la guerra e tutti i prodotti stanno subendo un rialzo dei prezzi.

Se gli stipendi rimangono gli stessi, ma i prezzi dei prodotti crescono a dismisura, e abbiamo visto che possono superare anche l’80% di aumento, le persone si ritroveranno in difficoltà molto presto. Questo riguarda anche chi ha ben pensato di mettere via i propri risparmi su un conto in banca o su un libretto postale. Tutti saranno soggetti a problemi in campo economico.

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La situazione che si sta vivendo in questi giorni è destinata a durare ancora per un bel po’. Si parla di almeno 3 anni e in questo tempo chi ha dei soldi da parte in banca o in posta vedrà i propri risparmi diminuire. Vediamo che cosa dicono gli esperti.

Soldi sul conto in banca a rischio: le percentuali di perdita

Un uomo mentre preleva dei soldi allo sportello ATM
Un uomo mentre preleva dei soldi allo sportello ATM (Foto ANSA)

Pochi giorni fa la Banca Centrale Europea ha dato comunicazione di quanto stimato nel prossimo periodo che va dal 2022 al 2024. A causa dell’inflazione nel 2022 si avrà un rialzo dei prezzi del 6,8%, nel 2023 del 3,5% e nel 2024 del 2,1%. Sia i lavoratori dipendenti che chi ha depositato i propri risparmi in forma liquida sul proprio conto bancario dovranno fare i conti con questa situazione.

Se il lavoratore un costo della vita molto più alto, chi ha dei soldi depositati in banca o in posta li vedrà diminuire nei prossimi anni. Questo succederà a causa di una serie di fattori. In primo luogo per gli aumenti che abbiamo appena descritto, subito dopo c’è da tenere in considerazione i costi di giacenza, che variano da banca a banca. Inoltre, per importi superiori a 5.000 euro si deve pagare l’imposta di bollo allo Stato.

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Tenendo conto di tutto si arriva ad una perdita del 15% sui risparmi che si hanno in banca o in posta nei prossimi 3 anni. Questo a causa del rialzo dei costi e della perdita del potere d’acquisto. La soluzione non è di certo quella di tenere i soldi in casa, perché in questo caso dovrete giustificare la provenienza ad eventuali controlli e si rischia di perderli tutti a seguito di un furto. Tutti i risparmiatori devono fare molta più attenzione da qui in avanti.

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