La malattia di Lyme sta diventando sempre più diffusa e una spiegazione scientifica arriva da un recente studio cinese.
La malattia di Lyme è un’infezione che si diffonde a causa delle zecche e con l’arrivo delle calde temperature è destinata a diffondersi sempre di più. Le zecche infatti possono trasmettere all’essere umano il batterio responsabile della malattia, ovvero il Borrelia burgdorferi. I primi sintomi sfociano dopo alcune settimane dal morso della zecca e sono:
Diagnosticare la malattia è abbastanza semplice, in quanto basano semplici esami clinici anche nei primi stadi dell’infezione. Tuttavia i professionisti eseguono anche test sierologici utili per diagnosticare eventuali complicanze cardiache, reumatologiche e neurologiche. Esse infatti potrebbero verificarsi in fase tardiva della malattia. Dopo aver diagnosticato la malattia di Lyme, la cura prevede la somministrazione di antibiotici appositi.
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Uno studio recente riguardante proprio la malattia di Lyme si è svolto in Cina. Il tema della Kunming Medical University ha esaminato i dati di 89 studi effettuati tra il 1984 e il 2021. All’interno dei vari studi si trovavano un totale di 150.000 campioni di sangue e il team di ricerca doveva esaminare nello specifico se ci fosse la presenza di anticorpi B. burgdorferi. Essi indicano la presenza della malattia di Lyme. Dai risultati è emerso che il tasso globale di infezione è del 14,5% e che è più diffusa in Europa centrale, seguita dall’Asia orientale e dall’Europa occidentale.
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La ricerca si è svolta per capire in che modo la malattia possa essere in grado di diffondersi sempre di più. Infatti durante la revisione è emerso anche un’incremento della diffusione dell’infezione nelle persone. Il che ha portato a chiedersi se ci fosse un aumento della popolazione delle zecche. Esse infatti sono più diffuse dove c’è caldo, infatti sono solite arrivare con l’estate. Una causa potrebbe essere il riscaldamento globale, il quale ha portato con il tempo ad avere inverni più miti in alcune zone del mondo ed estati più lunghe, favorendo la proliferazione di questo piccolo insetto.