Uno studio del 2020 ha appurato che un fattore di rischio del cancro è derivato proprio dal caffè. Scopriamo lo studio e il perché.
Da come si è sempre saputo, un consumo eccessivo di caffè sarebbe in qualche modo associato al cancro. Qualsiasi cosa in eccesso è deleteria, e il caffè non è esente da questa regola. Una tazza di caffè è una da gustare a qualsiasi ora del giorno: per iniziare la giornata, a merenda, dopo i pasti. È la bevanda più famosa e anche la più amata.
Se è noto che un abuso di caffè faccia venire il cancro, come quello alla vescica e ai polmoni, è anche vero che diversi studi suggeriscono qualcosa di diverso. Infatti alcuni hanno dimostrato che il caffè non è associato ai tumori in generale. È stato inoltre dimostrato che il caffè ha un effetto protettivo nei confronti del cancro del colon-retto, del cancro del fegato e del cancro al seno.
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Nessuno di questi dati è assoluto e sono necessari molti altri studi al riguardo per dimostrare in modo definitivo un’associazione protettiva o distruttiva. I polifenoli presenti nel caffè sono noti per avere un effetto benefico nella prevenzione del tumore e di altre malattie come l’ipertensione e le malattie cardiache. Mentre l’acrilammide al suo interno è nota per essere cancerogena, soprattutto per tumori ai polmoni, alla vescica e al sangue.
Uno studio pubblicato nel 2020 ha effettuato una meta-analisi di tutti gli studi precedenti per cercare di individuare l’associazione tra cancro e consumo di caffè. Dopo aver esaminato un totale di 36 diversi lavori sullo stesso argomento, si è giunti alla conclusione che il caffè è in effetti protettivo contro il cancro dell’endometrio, del fegato, i melanomi, orale e della faringe.
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Il caffè ha avuto una certa associazione con i tumori della vescica urinaria e una possibile associazione con il tumore ai polmoni. Anche l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha concordato con i risultati di cui sopra per quanto riguarda la riduzione del rischio di cancro, con particolare attenzione al cancro del fegato e dell’endometrio.