I gerani sono i fiori del balcone per eccellenza, ma in estate sarebbe meglio averne altri, ecco i motivi che forse non sapete.
I gerani sono da sempre i protagonisti assoluti dei balconi. Ci sono moltissime persone che amano posizionarli in quel posto per donare colore e una bella atmosfera. Sono piante perenni, o piccoli arbusti, molto versatili che fioriscono in primavera e estate donando piccoli fiori dai colori molto vivaci. Come privarsene, in effetti.
Sono molto economici, sono belli, sono profumati, non sono piante che richiedono cure particolari, quindi per molte persone, inesperte, sono l’ideale. Ma ci sono aspetti poco considerati. Infatti, proprio per questi aspetti non è proprio il caso di tenerli sul balcone anche in piena estate.
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Vediamo qui di seguito, allora, che cosa porta i gerani ad essere poco utili e, anzi, controproducenti sul balcone di casa con le alte temperature del pieno dell’estate. Ci sono diversi motivi.
Gerani sul balcone in estate: meglio evitare, ecco perché
Un motivo molto valido per cui molte persone tengono i gerani sul balcone d’estate è che sono un ottimo repellente per le zanzare. Tuttavia, attirano anche tanti afidi e tante mosche. Questi insetti sono molto fastidiosi e non è bello averli attorno. Gli afidi danneggiano le piante, mentre le mosche sono molto fastidiose se si stabilizzano in casa.
Inoltre, il profumo dei gerani non è di gradimento alle api. Le api non riescono ad avvicinarsi volentieri anche perché il nettare non è facilmente raggiungibile. Ma le api sono fondamentali per i fiori e per le piante. Quindi, il consiglio degli esperti è quello di non riempire tutto il balcone con solamente i gerani, ma alternare e affiancarli a piante che invece le api adorano.
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Queste sono, ad esempio, il fiordaliso, il narciso, ma anche aglio, coriandolo, maggiorana, salvia, origano, timo. Quindi, pensate ad aggiungere qualche piantina aromatica in modo da riequilibrare un po’ le cose. Procedendo in questo modo potrete avere più varietà nel balcone di casa, meno afidi, meno mosche, ma qualche apetta in più, pronta a prendere il nettare, a produrre il miele e a viaggiare da fiore in fiore per fare il lavoro per cui sono tanto importanti in natura.
