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Alimenti e Nutrizione

Il pesce in scatola può aiutare a prevenire il tumore al colon: lo studio

Pubblicato da
Serena Ponso

C’è chi dice che il pesce in scatola fa male, eppure uno studio dimostra il contrario; sarebbe infatti in grado di prevenire il tumore al colon.

Pesce in scatola (Pixabay)

Si sente molto spesso dire che il pesce in scatola fa male. Ma sarà vero? Una cosa però è certa. Sicuramente è comodo quando siamo di fretta e non abbiamo tempo di cucinare o semplicemente non ne abbiamo voglia.

Pratico e veloce, il pesce in scatola sott’olio è una soluzione utile in molti casi. Ma secondo un recente studio bisognerebbe mangiarlo anche per prevenire il tumore al colon. Bastano solo due pozioni alla settimana. Ma analizziamo lo studio più nel dettaglio.

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Come prevenire il tumore al colon con il pesce in scatola?

Sardine sott’olio (Pixabay)

Per i contrari al cibo in scatola può essere difficile da credere oppure si potrebbe pensare di essere incappati nell’ennesima bufala del web. Eppure sono fonti attendibili a dimostrare il beneficio di questo alimento sulla prevenzione del tumore del colon. Lo studio è stato infatti realizzato dall’Istituto Mario Negri in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, due enti di indiscutibile importanza e serietà nel campo della ricerca scientifica.

Lo studio è stato fatto analizzando i dati di due studi caso-controllo condotti tra il 1992 e il 2010 in diverse zone d’Italia, con il sostegno della Fondazione AIRC. I pazienti presi in esame con diagnosi di tumore al colon- retto sono stati 2419, mentre 4723 erano gli individui non affetti dal tumore.  Dai risultati è emerso che consumare almeno due porzioni di pesce in scatola sott’olio di 80 g ciascuno alla settimana ridurrebbe del 34% la possibilità di contrarre il tumore al colon.

Secondo la ricercatrice del Dipartimento di politiche per la salute del Mario Negri (Barbara d’Avanzo), questo potrebbe essere dovuto alla presenza di nutrienti o acidi grassi omega-3 presenti nel pesce. Una scoperta che dimostra come il consumo di tale alimento possa essere incluso senza problemi nell’alimentazione. Non bisogna dunque temere, poiché il pesce in scatola viene precedentemente processato, pulito, cotto al vapore, messo sott’olio e inscatolato prima di essere messo sul mercato.

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Una scoperta che ben riflette lo scopo delle attività dell’Italian Institute for Planetary Health (IIPH), di cui lo studio fa parte. L’istituto internazionale vuole infatti salvaguardare la salute dell’individuo, valutando anche il ruolo degli alimenti nella prevenzione delle patologie. E ora sappiamo che il pesce in scatola fa davvero bene.

Serena Ponso

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Serena Ponso