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Salute e Benessere

Miti da sfatare: l’ammoniaca fa davvero bene dopo la puntura di una medusa?

Pubblicato da
Serena Ponso

Ci sono un sacco di miti che circolano sul web in merito alle soluzioni più utili per affrontare qualsiasi problema, come ad esempio l’utilizzo dell’ammoniaca dopo la puntura di una medusa, ma sarà vero?

Meduse (Pexels)

Sono davvero tanti i falsi miti che interessano qualsiasi settore o argomento. Si tratta di notizie considerate vere in tutto e per tutto solamente per il semplice fatto di essere conosciute da molti. Non si basano dunque su prove fondate e d’altronde è così che nascono le fake news.

Ad esempio, avremo sentito dire molto spesso che dopo la puntura di una medusa può essere utile versare dell’ammoniaca sulla parte interessata. Ma è davvero così? Scopriamolo insieme.

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È utile usare l’ammoniaca dopo la puntura di una medusa?

Meduse (Pexels)

Adesso che il caldo è arrivato e le vacanze sono sempre più vicine le località balneari cominciano a riempirsi di turisti. Il mare è infatti sempre la scelta privilegiata quando si ha bisogno di rilassarsi, ma a volte può nascondere anche dei rischi e delle insidie.  Ad esempio, saprai che l’ecosistema marino è abitato da tantissimi animali, alcuni dei quali pericolosi per la nostra salute.

La medusa non è di sicuro il più pericoloso però non è nemmeno piacevole essere punti da questi animali. Ecco perché, specialmente se hai scelto una località di mare come tua prossima meta, può esserti utile sapere in che modo reagire dopo la puntura di una medusa.

Essere punti da una medusa può far male perché attraverso i suoi tentacoli questa è in grado di sprigionare una sostanza urticante per la pelle dopo che è avvenuto il contatto. Da qui nasce una sensazione di dolore e bruciore che si attenua dopo circa 10-20 minuti, lasciando solo un senso di prurito. Inoltre la puntura può provocare anche il rigonfiamento e l’arrossamento della pelle. Ma come reagire in questi casi?

Sicuramente è necessario pulire bene la zona in cui si è verificata la puntura utilizzando l’acqua di mare. Puoi eventualmente applicare un gel astringente al cloruro d’alluminio che ha la capacità di bloccare la diffusione delle tossine, oltre ad avere un’azione antiprurito. Altrimenti puoi utilizzare una crema al cortisone, anche se questa ha un effetto più ritardato. Però sono assolutamente da evitare tutti i rimedi fai da te, quali appunto l’utilizzo dell’ammoniaca o di aceto, alcol e urina. Tutti questi stratagemmi non solo non aiutano ma addirittura possono peggiorare la situazione.

Nemmeno l’utilizzo di sabbia o pietre per riscaldare la parte colpita è una soluzione utile, dato che per debellare le tossine bisogna superare i 50°C. Dunque, non improvvisare in nessun modo e se dopo la puntura dovessi avvertire sintomi quali vomito, mal di testa, vertigini o una reazione cutanea diffusa chiama il 118. Il personale medico saprà cosa fare. se vuoi approfondire la questione e capire qual è il modo migliore per affrontare il problema puoi leggere il seguente articolo: Rimedi naturali contro le meduse: cosa fare e cosa no.

Infine, fai bene attenzione a coprire la zona dove si è verificata la puntura perché la cute irritata è molto sensibile al sole e quindi tende a scurirsi molto più velocemente. Insomma, in conclusione ciò che si dice sull’associazione ammoniaca e puntura di medusa è completamente falsa (come volevasi dimostrare).

Serena Ponso

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Serena Ponso