Mantenere sana la vista, addirittura migliorando determinate condizioni, è possibile, grazie ad alcune accortezze ed esercizi: cos’è la ginnastica oculare.
Mantenere sana la vista, addirittura migliorando determinate condizioni, è possibile, grazie ad alcune accortezze ed esercizi: cos’è la ginnastica oculare. Naturalmente, niente e nessuno può sostituire il parere di un oculista, per questo motivo possiamo, al massimo, fornire qualche dritta su come intervenire sulla vista in modo non invasivo, per salvaguardarla.
Basta prendere alcuni accorgimenti per non farla degenerare. Molto spesso, infatti, la vista si abbassa a causa di comportamenti quotidiani scorretti. Inoltre, al giorno d’oggi, l’abuso di dispositivi elettronici, per lavoro o per diletto, è diventato un vero problema per gli occhi. Dunque, come fare per proteggerli ed evitare spiacevoli inconvenienti? Con la ginnastica. Esatto, non solo il corpo dobbiamo allenare, ma anche gli occhi.
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Premesso che la perdita di vista, che sia repentina o graduale, necessita di interventi medici e di pareri di persone esperte, ci sono importanti riguardi che possiamo prendere. Uno di questi, ad esempio, è una dieta basata sul consumo di tanta frutta e verdura, alimenti ricchi di minerali e di vitamine, che proteggono gli occhi e li mantengono sani. Inoltre, mangiando frutta e verdura, assicuriamo al nostro organismo idratazione e nutrienti.
In caso di stress, in commercio esistono dei colliri utili per migliorare la vista, ma possiamo ricorrere a delle tecniche da effettuare tra una pausa e l’altra dallo schermo: si chiama ginnastica oculare. Questo tipo di allenamento è importante per rilassare la vista, riposare gli occhi e migliorare la propria condizione. Farla quotidianamente non può che portare benefici.
Tra gli esercizi, da effettuare ogni giorno, troviamo il rilassamento visivo. Per prima cosa, occorre fare profondi e lenti respiri e rilassare tutto il corpo. Dunque, una volta che ci siamo rilassati, possiamo stimolare la circolazione del liquido interno dell’occhio. Basta chiudere lentamente le palpebre e poi riaprirle. Ogni movimento deve durare 5 secondi. Da ripetere più volte, sette o otto volte in totale.
La terza fase consiste nel massaggiare i bulbi oculari, stimolando la circolazione e portando ossigeno all’occhio stesso. Chiudiamo le palpebre e, delicatamente, massaggiamo con movimento circolare per un minuto. Dopodiché, tappiamo gli occhi col palmo delle mani, senza fare pressione sul bulbo, e respiriamo lentamente per tre minuti. Possiamo fare questi esercizi tra una pausa e l’altra, tanto per staccare la vista dallo schermo e da fonti luminose.
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Un altro esercizio consiste nel ruotare trenta secondi gli occhi in tutte le direzioni, girando gli occhi in circolo, prima con le palpebre aperte e poi chiuse. Poi c’è l’esercizio di adattamento. Significa scegliere un piccolo oggetto da fissare in lontananza e uno da fissare da più vicino. Questo gioco di alternare sguardo lontano e vicino deve essere fatto per otto volte, per mettere a fuoco la vista. Infine, un ultimo esercizio prevede di aprire le palpebre in fasi alterne, una decina di ripetizioni per occhio.