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Ciclamini e riposo vegetativo: come trattarli in modo consono

Pubblicato da
Serena Garofalo

Ciclamini e riposo vegetativo, come trattarli in modo consono in questo periodo di “letargo”: la questione è semplice.

Ciclamino (Pixabay)

I ciclamini stanno per iniziare quello che è il loro periodo vegetativo: entrano in una sorta di letargo in cui si ristorano dalle lunghe fatiche dell’inverno. La pianta però in questo periodo richiederà ugualmente le nostre cure: se vogliamo di nuovo vederla fiorire, sarà meglio fare un po’ attenzione. Ovviamente dovrà essere curata in maniera diversa rispetto a quando era in fiore, e quindi ecco a voi come dovrete cambiare la maniera che avete di curarvi di questa pianta così bella.

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Ciclamini e riposo vegetativo, ecco come trattarli

Ciclamini disegnati (Pixabay)

I ciclamini sono piante autunnali o invernali, quindi possiamo ammettere che siano piante “contro-tempo“, che sfioriscono e vanno in letargo lì dove invece le altre piante tendono a fiorire e mostrare i loro boccioli. D’altra parte, dopo un così lungo periodo in cui sono stati tra i soli ad averci allietato l’inverno, dovranno pure in qualche modo riposare. Bisogna, in ogni caso, ben trattarli. Il riposo vegetativo corrisponde ad una sorta di letargo; dobbiamo però non sospendere le nostre cure ma esercitarle in ugual modo, se non vogliamo che la pianta muoia. Come potremmo allora dare le nostre cure ad una piante in una condizione così particolare?

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Per prima cosa, dobbiamo cambiarne la posizione. Serve una posizione che sia luminosa ma non calda, abbastanza fresca e ventilata. Da evitare assolutamente il contatto diretto con i raggi del sole ma al contempo i luoghi completamente bui. Cerchiamo di regolare anche la quantità di acqua che diamo alla pianta: il terriccio deve serbarsi umido, né bagnato né secco. Quando diamo l’acqua, diamola a partire dai bordi. Facciamo sempre la prova del dito: infiliamo mezzo dito nel terreno, assicuriamoci che non sia troppo bagnato né troppo secco. Per preservare le radici, possiamo anche creare una pomacciatura, con aghi di pino che conservi il terreno.

Serena Garofalo