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Il terriccio ideale per far crescere le ortensie in modo sano e rigoglioso

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Tra le accortezze da prendere per coltivare in modo sano le nostre ortensie, il terriccio è essenziale: quale scegliere.

Ortensia di colore rosa (Pixabay)

Tra le accortezze da prendere per coltivare in modo sano le nostre ortensie, il terriccio è essenziale: quale scegliere. Uno dei fiori più belli, nonché tra i più amati, da sfoggiare in tutto il suo splendore durante la stagione calda. Le ortensie, infatti, amano il sole e il caldo, ma bisogna fare attenzione ad alcuni particolari.

Queste si posizionano in un ambiente luminoso, magari non proprio sotto i raggi di sole, poiché questi potrebbero bruciare le foglie. Ma non solo, perché troppa luce diretta ne rallenta la crescita e la fioritura. Posizionarle o piantarle a mezz’ombra è la scelta corretta, tra l’altro, quando picchia il sole forte, è opportuno irrigare con una certa regolarità. Il terreno deve essere sempre umido, ma ovviamente non zuppo.

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Ortensie, il terriccio perfetto per le loro esigenze

Bellissima ortensia hydrangeas (Pixabay)

Si tratta di una pianta acidofila, perciò il terriccio idoneo alle ortensie deve essere acido. Tra l’altro, l’acidità ne influenza anche la colorazione del fiore, ne abbiamo parlato in questo articolo. Se mettiamo uno strato di pacciamatura sul terriccio, la pianta ne giova, poiché andiamo ad acidificare il terreno. Inoltre, la terra resterà umida più a lungo, proteggendo la pianta stessa.

La pacciamatura migliore è quella fatta con paglia, oppure con aghifoglie, o ancora con corteccia di pino. Il terriccio deve essere ricco di humus, magari con l’aggiunta di torba per favorire il drenaggio. Mi raccomando, quando andiamo a piantare la pianta di ortensie, bisogna fare attenzione a interrare bene le radici, colmandole di terriccio nutriente. Le radici sono molto delicate, perciò attenzione a maneggiarle.

Il terreno attorno alle radici e alla pianta stessa deve essere compatto. Non devono rimanere bolle d’aria al suo interno. Se coltiviamo l’ortensia in vaso, invece, questa necessita di un vaso capiente per far crescere liberamente le profonde radici. Ma non solo, il vaso deve presentare dei fori sul fondo, per far uscire i liquidi in eccesso. Il terriccio deve essere drenante, magari, per migliorare questo stato, possiamo fare un primo strato di argilla espansa, prima di aggiungere di piantare l’ortensia.

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Questa pianta si concima a inizio primavera, tra i mesi di marzo e aprile, ma possiamo concimare anche tra giugno e luglio, per stimolarne la crescita. In questo modo, la fioritura sarà abbondante e resterà a lungo. Il concime da usare deve essere ricco di minerali, come ferro, azoto e potassio, e deve contenere anche un buon composto organico.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.