La palla di neve è una pianta che cresce velocemente e dona al giardino purezza e bellezza con i suoi fiori grandi e bianchi, come curarla.
Chi è appassionato di piante sicuramente conoscerà questa pianta. Si tratta della palla di neve. Viene chiamata così per il suo aspetto anche se il suo nome scientifico è viburno opulus. Alcuni la chiamano anche “pallone di maggio” in quanto fiorisce nel periodo di maggio e nel mese di giugno in modo molto veloce fino a formare delle palle di fiori bianchi.
Ha un bel fogliame verde chiaro che nella stagione fredda diventa rosso. Mentre i suoi fiori sono piccoli, bianchi, tutti uniti a formare delle grandi sfere. Questa pianta ha le sue origini in Asia, ma ad oggi cresce spontaneamente un po’ in tutto il mondo, sicuramente in tutta Italia. L’arbusto raggiunge i due metri di altezza e può emanare uno splendido profumo.
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Moltissime persone scelgono questa pianta per abbellire i propri giardini in primavera e in estate per il suo candore, per il profumo, per il colore e per la forma. Ma ci sono molte varietà e non tutte hanno i fiori solo bianchi, possono esserci fiori con diverse tonalità di rosa.
Palla di neve: come coltivarla al meglio
Per far crescere al meglio questa pianta avrete bisogno di metterla in un punto del vostro giardino in cui per qualche ora c’è il sole e per qualche ora c’è ombra. Questa alternanza permetterà alla pianta di fiorire rigogliosa e regalare splendidi fiori. Il terreno deve essere argilloso e pieno di sostanze nutritive. Attenzione se abitate vicino al mare, questa pianta odia la salinità portata dal vento.
Potete anche mettere questa pianta in vaso. L’importante è cercare di evitare la troppa umidità, usare il terreno giusto e poi concimare nel modo giusto. Questo va usato alla fine dell’inverno, in particolare meglio scegliere un fertilizzante a lenta cessione per le piante da fiore. L’acqua è necessaria in grandi quantità se la pianta deve crescere, se invece è già cresciuta e forte, allora le basteranno le precipitazioni con qualche attenzione nei periodi di siccità.
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Il periodo migliore per la potatura, infine, è l’autunno, ovvero quando si appresta a ritornare nel suo periodo di riposo. La chioma andrà regolata, i rami e le foglie secchi tolte, sfoltirla un po’ sarà d’aiuto per farle prendere un po’ d’aria e un po’ di luce anche al centro, che di solito è coperto e sempre all’ombra.