Lo zafferano è una spezia molto usata in cucina, ma in pochi sanno che masticare le sue foglie fa bene all’organismo: ecco perché.
Ottenuta dagli stigmi del fiore del Crocus sativus, questa spezia è l’ingrediente principe del celeberrimo, omonimo risotto. Oltre a sprigionare un sapore avvolgente e un colore intenso, perfetto per abbellire i nostri piatti, lo zafferano ha anche proprietà curative: masticare le foglie di questa pianta, infatti, esercita numerosi benefici su corpo e mente. Scopriamo insieme di quali si tratta, quando farlo e chi dovrebbe evitare di introdurre questa abitudine nella propria routine.
Masticare le foglie di zafferano: tutti i benefici
Le proprietà terapeutiche dello zafferano sono ben note da secoli.
Non a caso, questa pianta è stata utilizzata dalla medicina tradizionale cinese, giapponese e indiana. Si tratta di un ingrediente versatile, ma non solo in cucina: infatti, lo zafferano viene impiegato nella cura di numerosi disturbi, dalle patologie intestinali ai dolori mestruali.
Del resto, le proprietà nutrizionali di questa spezia sono a dir poco sbalorditive. Tra i nutrienti più preziosi per il nostro organismo, in particolare, rientrano:
- Fibre;
- Antiossidanti;
- Vitamina A;
- Vitamine del gruppo B;
- Sali minerali.
Migliora la digestione
Masticare le foglie di zafferano migliora la salute dell’apparato gastrointestinale.
Questa pianta, infatti, favorisce le funzioni digestive, stimolando l’apparato digerente attraverso una serie di azioni:
- Stimola la secrezione di succhi gastrici;
- Incentiva la produzione di bile;
- Favorisce il transito intestinale.
Per questo, si tratta di un’abitudine particolarmente indicata a tutti coloro che soffrono di disturbi a carico del sistema digestivo, come nausea, bruciore di stomaco, gonfiore addominale e diarrea.
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Purifica le vie respiratorie
Incredibile ma vero: masticare le foglie di zafferano aiuta a combattere le patologie a carico delle vie respiratorie.
Non solo malanni di stagione, come influenza e raffreddore, ma anche asma e bronchite: questa spezia esercita un’azione decongestionante e antinfiammatoria che facilita la respirazione e calma il fastidio.
Combatte la sindrome premestruale
Infine, lo zafferano è un alleato ideale nel contrasto dei disagi provocati dalla sindrome premestruale.
In particolare, risulta particolarmente prezioso in caso di:
- Stanchezza, grazie alle sue proprietà energizzanti e ricostituenti;
- Sbalzi di umore, poiché stimola la produzione della serotonina, anche nota come ormone della felicità;
- Contrazione della muscolatura, grazie alla sua azione rilassante e antinfiammatoria.
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Masticare le foglie di zafferano: controindicazioni ed effetti collaterali
A chi è sconsigliato masticare le foglie di zafferano? Ecco quali controindicazioni potrebbe causare questa pratica.
In primis, è fondamentale che ad evitare di introdurre nella propria routine questa abitudine siano le persone con ipersensibilità o allergia a una o più sostanze contenute in questa pianta.
Inoltre, il consumo di zafferano è sconsigliato alle donne in gravidanza, poiché assumere un’eccessiva quantità di questa spezia potrebbe provocare contrazioni uterine e malformazioni embrionali.
In generale, non dovremmo mai superare una dose giornaliera pari a 1,5 grammi. Consumare troppo zafferano, infatti, rischia di determinare la comparsa di vomito, diarrea e vertigini.