Se sei affetto da diabete e senti questi odori, potrebbe essere a causa degli effetti collaterali di alcune medicine.
Avete mai sentito parlare di fantosmia? Si tratta di una particolare condizione che caratterizza le persone che avvertono odori fantasma. Uno studio ha messo in luce che questo fenomeno può riguardare tutti coloro che sono affetti da diabete, a causa degli effetti collaterali generati dalla terapia che stanno seguendo: ecco gli odori che dovrebbero far scattare un campanello d’allarme.
Gli scienziati Bainbridge e Byrd-Clark hanno condotto una ricerca per individuare il nesso tra diabete e odori fantasma.
Inizialmente, gli esperti riconducevano la causa di questo fenomeno ad elevati livelli di colesterolo nel sangue. Il risultato del loro studio, tuttavia, ha smentito questa ipotesi.
I ricercatori hanno esaminato i dati di 7.417 pazienti affetti da diabete, con un’età pari o superiore ai 40 anni.
In particolare, ai volontari è stato chiesto se avessero avvertito particolari odori sgradevoli, simili alla puzza di bruciato. Dopodiché, le loro risposte sono state messe in relazione con il tipo di terapia seguito per la cura del diabete.
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Incrociando i dati sui farmaci assunti dai partecipanti allo studio e il loro rilevamento effettivo di cattivo odore, i ricercatori hanno compreso che esiste un nesso tra il trattamento seguito per il diabete e la fantosmia.
Lo studio pubblicato sulla rivista scientifica Chemiosensory Perception, infatti, ha messo in luce che le persone che assumevano 5 o più farmaci tendevano a sperimentare la percezione di odori fantasma con maggior frequenza rispetto agli altri.
La situazione appare analoga indipendentemente dalla fascia di età a cui appartengono i partecipanti allo studio:
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La ricerca ha dimostrato che percentuale di pazienti che segnala di aver avvertito cattivi odori, legati alla terapia farmacologica, si incrementa con l’aumentare dell’età.
Infatti, le persone con più di 60 anni hanno una probabilità maggiore del 70-80% di sperimentare fenomeni di fantosmia a causa dell’assunzione di medicine come inibitori di pompa protonica, farmaci antidiabetici e agenti antiiperlipidemici.