Alimenti sottovuoto: la guida completa a questa modalità di conservazione che oggi è sempre più usata anche dalle famiglie
Conservare gli alimenti sottovuoto fino a poco tempo fa era una tecnica prettamente industriale. Oggi, invece, si sta diffondendo sempre di più anche nelle famiglie. Complice la praticità di conservazione dei cibi, la sicurezza e il costo decisamente più ridotto della macchina, la tecnica del sottovuoto si sta diffondendo a macchia d’olio diventando sempre di più alla portata di tutti.
Gli italiani si sono accorti, infatti, che sistemare gli alimenti sottovuoto è semplice: eliminando l’aria dal contenitore si evita l’ossidazione del cibo permettendo una conservazione duratura e sicura. A tutto questo ci pensa una macchina apposita che “succhia” l’aria all’interno della busta apposita, in polietilene oppure in alluminio, dove è conservato il cibo e la sigilla con una saldatura termica.
Diverse sono le macchine per il sottovuoto che oggi si trovano in commercio, con funzioni e caratteristiche diverse, da quelle basi alle più avanzate. Ma quali sono i vantaggi di questo tipo di conservazione? Ti spieghiamo tutto.
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Perché conservare gli alimenti sottovuoto? I vantaggi sono diversi, tutti da apprezzare ed imparare appena si strige familiarità con questa tecnica:
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Sono tantissimi i tipi di alimenti che si possono conservare sottovuoto. A cominciare dalla carne fresca che può rimanere in frigo anche fino a sei giorni passando per il pesce, in base alla qualità, che resiste dai quattro ai sei giorni, fino a salumi e formaggi che grazie a questa tecnica allungano sensibilmente la loro conservazione. I primi resistono fino a sei mesi senza cambiare colore e sapore, i secondi fino a due mesi per gli stagionati, un mese per quelli semi stagionati e due settimane per i freschi.
È chiaro che il sottovuoto non consente tempi di conservazione lunghissimi ma di certo permette di tenere gli alimenti in frigo più tempo e senza che vadano a male. Per tutte le specifiche precise su ogni tipo di alimento è necessario consultare una tabella di conservazione.