Le diete ipocaloriche rallentano l’invecchiamento: le ultime ricerche

Le ultime ricerche hanno individuato nelle diete ipocaloriche la capacità di rallentare l’invecchiamento, ma ecco come funziona.

dieta
Pasto (Pixabay)

Sono moltissime le persone che al momento stanno seguendo una dieta specifica. Alcuni ne hanno bisogno per allenarsi e aumentare i propri muscoli, altri ne hanno assolutamente bisogno per dimagrire per problemi di salute, così come alcuni vogliono solamente risultare più in forma.

L’alimentazione è fondamentale e una dieta deve essere del tutto equilibrata per dare tutti i benefici di cui un organismo ha bisogno. Per questo motivo c’è la figura del nutrizionista, in grado di costruire il regime alimentare più adatto ad ogni persona. Gli studi nei confronti delle diete non si fermano mai e le ultime ricerche hanno evidenziato un curioso aspetto nelle diete ipocaloriche, ovvero quelle con l’assunzione ridotta di calorie.

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Pare che questo tipo di diete in particolare possano rallentare il normale e naturale invecchiamento dell’organismo permettendo all’individuo di vivere più a lungo. Ma vediamo qui di seguito tutti i dettagli che gli esperti hanno reso noti.

Diete ipocaloriche rallentano l’invecchiamento: lo studio

Dieta e digiuno (Unsplash)

Alcuni studi sulle diete ipocaloriche hanno dimostrato che allungano la vita media perché ritardano l’insorgere di malattie legate all’età. I ricercatori del Southwestern Medical Center dell’Università del Texas non solo hanno voluto verificare questo, ma anche se una certa influenza è dettata anche dal momento in cui si consumano i pasti.

Lo studio è stato condotto per il momento soltanto sugli animali ai quali hanno dato la possibilità di mangiare soltanto durante la notte. Sono stati esaminati due gruppi: il primo poteva mangiare quanto voleva, il secondo doveva seguire una dieta ipocalorica (30-40% di calorie in meno). Il primo gruppo ha vissuto 800 giorni, il secondo 875 giorni, quindi il 10& in più.

Tuttavia, chi ha mangiato solo di giorno, avviando un digiuno di almeno 12 ore la notte, ha vissuto ben 959 giorni, quindi il 20% in più. È chiaro che questo studio presenta dei limiti e sono necessari ulteriori approfondimenti.

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Tuttavia, sembra proprio che meno calorie significhi meno infiammazione generale e, quindi, un ritardo nel processo dell’invecchiamento naturale di un organismo. Le ricerche andranno avanti e, di sicuro, nei prossimi tempi scopriremo qualcosa in più.

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