Vediamo qualche consiglio per poter sbiancare i denti con il carbone in modo da avere solo effetti positivi ed evitare quelli negativi.
Avere un sorriso bello e sano, con dei denti bianchi è il sogno di moltissime persone. C’è chi tiene molto alla sua igiene orale tanto da essere maniacale e sempre perfetto, c’è chi invece ha preso delle abitudini poco corrette e i denti inevitabilmente ne hanno risentito. Questo significa che saranno macchiati e che non saranno così bianchi come desidera.
Ma, invece di andare dal dentista per lo sbiancamento, ci sono due cose che si possono fare. La prima è individuare quali sono gli alimenti che macchiano i denti e quelli che invece li possono rendere più bianchi. La seconda è provare qualche rimedio naturale, come quello tra i più famosi, ovvero con il carbone vegetale.
POTRESTI LEGGERE ANCHE >>> Mela per denti più bianchi: ecco come agisce sull’igiene orale
Il carbone attivo vegetale è molto famoso come rimedio e sicuramente vi sarà capitato di vedere qualche pubblicità o qualche prodotto a base di quella polvere nera. Scendiamo un po’ più nel dettaglio e vediamo qui di seguito le sue proprietà, come fare per denti più bianchi e come evitare gli effetti negativi.
Il carbone attivo vegetale, usato in alcuni dentifrici e prodotti per l’igiene orale, è una polvere nera che deriva dal legno di pioppo, betulla e salice. Si può acquistare un po’ ovunque e ha proprietà sbiancanti per lo smalto dei denti e tiene alla larga i batteri dalla bocca. Per procedere in modo del tutto sicuro il metodo è il seguente:
POTRESTI LEGGERE ANCHE >>> Come usare l’olio di cocco sui denti per una perfetta igiene orale
I pori del carbone attivo vanno a legarsi alla placca o alle macchie togliendole, inoltre, assorbono le sostanze nocive presenti nella bocca. Non bisogna esagerare con questo trattamento, una volta alla sera ogni 2-3 giorni andrà bene. L’effetto collaterale è un danno allo smalto dei denti. Ricordatevi che non va ingerito, non va usato su apparecchi e bisogna tenerlo lontano da occhi e parti sensibili.