Coltivare l’aneto in modo semplice a casa e in giardino. Tutti i segreti sull’erba più amata dai gladiatori dell’Antica Roma.
L’aneto è una pianta aromatica che appartiene alla famiglia delle Apiaceae o Umbrelliferae. Le foglie fresche o essiccate si possono utilizzare per dare un piacevole gusto a zuppe, insalate, contorni di verdura e verdure sott’olio.
Ha un aroma pungente, forte, simile a quello del cumino e un sapore leggermente piccante, simile al finocchietto e all’anice.
Nel caso di questa pianta, anche i semi sono saporiti e si utilizzano, interi o macinati, negli impasti del pane o per aromatizzare le verdure sott’aceto, i sughi, le salse.
Vediamo come coltivare l’aneto in modo semplice a casa e in giardino, quest’erba dalle proprietà utili ad aumentare la forza fisica, secondo i Romani.
Coltivare l’aneto in modo semplice a casa e in giardino è un buon motivo per avere sempre a disposizione qualche fogliolina per profumare le vostre pietanze.
La pianta di aneto è di origine asiatica, ma ad oggi è diffusa anche in Europa, in regioni come la Francia e l’Austria.
Si tratta di una pianta molto antica, addirittura citata nella Bibbia, come pianta pregiata al punto da venir usata come moneta per il pagamento delle tasse.
Questa piante si riconosce per le foglie di colore verde-azzurro, formate da più foglioline filiformi disposte regolarmente.
Può essere coltivato in piena terra o in vaso, in un luogo ombreggiato o raggiunto dal sole quando la temperatura non è molto elevata, ad esempio al mattino.
L’aneto deve essere piantato in terreni fertili, neutri o basici, in una posizione fresca e riparata dal vento forte.
Questa pianta, per quanto tolleri anche temperature di qualche grado sotto lo zero, nelle zone a clima rigido, è preferibile ripararla in serra o comunque proteggerla.
Se coltivata in vaso, occorre fornire alla pianta di aneto un contenitore di dimensioni medio grandi e, se viene tenuto in casa, scegliere una posizione molto luminosa.
Inoltre, si raccomanda di concimare le piante durante la stagione estiva per fornire loro i nutrienti necessari alla crescita.
Mentre, l’irrigazione deve essere effettuate regolarmente in particolare durante i mesi caldi, ma senza esagerare.
La semina dell’aneto deve essere eseguita in primavera, a marzo-aprile, interrando i semi direttamente in piena terra o in vaso a 2 o 3 cm di profondità e lasciando circa 30 centimetri di spazio tra un seme e l’altro.
Appena la pianta è matura, le foglie di aneto possono essere raccolte e utilizzate fresche come aromatizzanti in cucina.
Per avere a disposizione l’aneto per diverso tempo, si possono raccogliere gli steli e farli essiccare. Le foglie essiccate di aneto si possono tenere in recipienti chiusi (al riparo da fonti di luce e calore), mentre quelle fresche possono essere conservate in congelatore.
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L’aneto è un’erba ricca di oli essenziali che contrastano le fermentazioni intestinali, riducendo il gonfiore addominale dopo i pasti. Inoltre sulle pietanze, contribuisce anche a rendere i cibi più facilmente digeribili, non solo più saporiti.
Ottimo anche come rimedio naturale per migliorare la salute cardiovascolare e delle ossa. D’altronde il nome del genere deriva dal gr. ‘ánethon’ (lat. ‘anethum’), aneto, da ‘aníemi’, io scaccio (i malori), probabilmente in riferimento alle proprietà terapeutiche dalla pianta.
Inoltre, l’aneto ha i seguenti benefici:
Da pochi anni, l’aneto, sta avendo riscontro anche in Italia.
Come infatti, anche nel nostro Paese, si è apprezzato l’utilità nel combattere l’insonnia, l’alitosi e la cellulite, oltre a tutti gli altri benefici, precedentemente accennati e l’utilità in cucina.
I semini di aneto, in alcune tipologie di pane, sono molto piacevoli abbinati ad altri semi (papavero e sesamo).
In particolare, se state preparando un pane per accompagnare formaggi freschi e vellutate di verdure.
L’aneto è molto utilizzato anche per la preparazione del salmone. Basterà aggiungere un ciuffo di foglie da amalgamare al pesce, al peperoncino e al prezzemolo e un altro mazzetto per unirlo alla maionese.