Ecco i migliori consigli da mettere in pratica per un’abbronzatura perfetta, ottenuta con un’esposizione solare sicura e poco sforzo.
Con l’arrivo dell’estate, torniamo a trascorrere le nostre giornate libere al mare. Oltre ad una perfetta occasione di relax e divertimento, i momenti trascorsi in spiaggia ci danno la possibilità di esporci al sole, facendo sì che la nostra carnagione baciata dai raggi appaia più salutare e luminosa. Spesso, però, tendiamo a compiere degli errori che non solo danno vita a un risultato antiestetico, ma rischiano di esporci a pericolose patologie. Ecco quindi una pratica guida che ci aiuterà ad ottenere un’abbronzatura perfetta in poche e semplici mosse.
Abbronzatura perfetta: quando e come prendere il sole
Il segreto per ottenere un incarnato dorato e scintillante passa inevitabilmente per l’esposizione al sole.
Qual è il miglior momento della giornata per abbronzarsi, senza rischiare di provocarsi scottature o ustioni? L’ideale sarebbe fare un bel bagno di sole al mattino, fino alle 11:30, e al pomeriggio, dalle 16:00 in poi.
In queste fasce orarie, infatti, il calore del sole non risulta particolarmente intenso e aggressivo al punto da causare eritemi solari o lesioni cutanee.
L’ideale, però, sarebbe chiedere consiglio al proprio dermatologo: molto, infatti, dipende dal nostro fototipo, determinato sulla base della quantità di melanina nella pelle.
A seconda del tipo di carnagione, inoltre, dovremo valutare la gradazione della crema solare più adatta a proteggere la nostra pelle.
Quanto tempo bisogna prendere il sole?
Quanto tempo dovrebbero durare i nostri “bagni di sole”? Il miglior consiglio è quello di procedere gradualmente, portando pazienza: esporsi tutto il giorno ai raggi solari non ci aiuterà ad avere un’abbronzatura perfetta; al contrario, ci procurerà soltanto dolorose ustioni.
In linea di massima, sono necessari 10 giorni per ottenere un incarnato colorito e luminoso che duri nel tempo. Riguardo il tempo che dovremmo trascorrere al sole, non esiste una regola generale: molto dipende dal nostro tipo di pelle, oltre che dalla soglia di tollerabilità delle singole persone.
In generale, per ottenere una splendida abbronzatura sono sufficienti 1 o 2 ore al giorno. Mai esagerare, soprattutto nel caso delle persone con pelle, occhi e capelli chiari.
Del resto, in realtà non serve necessariamente sdraiarsi al sole per abbronzarsi: in estate, infatti, è sufficiente anche solo starsene sotto all’ombrellone.
Come proteggere l’incarnato dopo il mare
Non solo in spiaggia: anche al ritorno a casa ci sono una serie di accortezze che dovremmo rispettare per proteggere e valorizzare la luminosità della pelle.
In primo luogo, sotto la doccia dovremmo utilizzare prodotti detergenti dall’azione lenitiva e idratante, in grado di rimuovere completamente le tracce di sale marino da pelle e capelli.
Inoltre, non dovremmo mai dimenticare di utilizzare il doposole, che contribuirà a rendere uniforme e brillante il nostro colorito, nutrendo in profondità la cute.
Per la chioma, messa a dura prova dal sole e dall’acqua del mare, potremo fare uso di maschere emollienti e spray protettivi.
Potrebbe interessarti anche: Abbronzatura lampo: quando prendere il sole fa male alla salute
Abbronzatura perfetta e alimentazione: cosa mangiare
Anche ciò che mangiamo può contribuire a rendere la nostra abbronzatura a dir poco perfetta.
Infatti, è essenziale che la nostra pelle sia sufficientemente idratata prima, durante e dopo l’esposizione al sole. Quali sono i cibi che dovremmo assumere per assicurarci il corretto grado di idratazione non solo della nostra cute, ma dell’intero organismo?
È fondamentale scegliere alimenti ricchi di vitamine, tra cui spicca il betacarotene. Questo pigmento vegetale dall’azione antiossidante aiuta la pelle a prendere colore senza rischi. Dove trovarlo? Nella frutta e verdura di colore aranciato:
- Carote;
- Melone;
- Anguria;
- Fragole;
- Pompelmo;
- Limone.
Molto importante è anche una buona dose di vitamina C: ricca di nutrienti in grado di contrastare la proliferazione dei radicali liberi in risposta all’esposizione ai raggi UV, non solo favorisce l’abbronzatura ma mantiene la pelle idratata e sana.
Infine, è essenziale mantenere la cute elastica e tonica grazie all’azione dei cibi contenenti Omega-3 e vitamina E. Via libera, quindi, a olio extravergine di oliva, mandorle, semi di lino e soia.
Potrebbe interessarti anche: Autoabbronzante fai da te: come prepararlo in casa
Perché non ci si abbronza? Gli errori da evitare
Infine, ecco quali sono gli errori più comuni da evitare per ottenere un’abbronzatura sana e perfetta.
Il primo e più frequente sbaglio che tendiamo a compiere quando ci esponiamo al sole, riguarda il mancato uso di lozioni solari protettive: la crema è essenziale, poiché funge da barriera contro i raggi ultravioletti, schermando la nostra pelle dalla loro azione dannosa.
Allo stesso modo, dovremmo evitare di vaporizzare sulla cute spray e profumi: il rischio è che si verifichino reazioni di ipersensibilità o fenomeni allergici.
Mai prendere il sole nelle ore centrali della giornata: dalle 12 alle 15, infatti, dovremmo starcene sotto l’ombrellone. In questa fascia oraria i raggi solari risultano eccessivamente aggressivi. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che le radiazioni ultraviolette sono la principale causa dei tumori alla pelle.
Infine, ci sono alcune categorie di persone che dovrebbero categoricamente evitare di esporsi ai raggi UV. In questo elenco rientrano:
- Donne incinte che stanno assumendo particolari medicinali;
- Chi si è sottoposto recentemente ad interventi cutanei o è affetto da patologie della pelle;
- Chi ha recentemente fatto un tatuaggio.
Anche le persone che sono state sottoposte alla radioterapia o alla chemioterapia dovrebbero evitare di prendere il sole per i 2-3 mesi successivi al trattamento.