Dopo i casi in Italia di vaiolo delle scimmie, il Ministero della Salute ha emanato una circolare per far capire come si trasmette il virus.
Dal 13 al 21 maggio 2022 sono stati segnalati alcuni casi di vaiolo delle scimmie da parte di 12 Stati all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di un virus che provoca un’infezione zoonotica, ovvero trasmessa dall’animale all’uomo. Il nome scientifico è monkeypox virus, virus delle scimmie, perché si è rilevato la prima volta nelle scimmie.
Si tratta di un’infezione presene in alcune aree africane, soprattutto, dove l’uomo viene infettato attraverso morsi o contatto diretto con il sangue di animali infetti. Tuttavia, la segnalazione dei giorni scorsi riguarda Paesi dove l’infezione non è endemica. In questi giorni sono arrivati i primi casi anche in Italia e tra la popolazione si sta diffondendo una certa preoccupazione.
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Come si trasmette il vaiolo delle scimmie? Arriva una circolare del Ministero della Salute che lo spiega e, quindi, permette di capire anche come proteggersi da questa infezione. Vediamo qui di seguito tutti i dettagli.
Vaiolo delle scimmie: come si trasmette e come ci si protegge
In Italia ci sono 6 casi di infezione di cui 4 ricoverati ma in buone condizioni. Quindi, gli esperti dicono che non ci sono allarmismi da fare in questa fase, la situazione è sotto controllo, l’attenzione rimane massima e prioritaria. A questo proposito il Ministero della Salute ha emanato una nuova circolare che spiega nel dettaglio la situazione.
Nella circolare si legge che i sintomi sono i seguenti: mal di testa, mal di gola, febbre, brividi, mal di schiena, eruzione cutanea, linfoadenopatia, astenia. Chi ha avuto contatti con una persona malata deve essere monitorato quotidianamente per un periodo di 21 giorni. Chi pensa di essere entrato in contatto con il virus deve controllare la temperatura due volte al giorno e stare lontano da donne in gravidanza, bambini piccoli e persone immunodepresse.
Altra informazione fondamentale contenuta nella circolare è come si trasmette il virus. Viaggi in zone endemiche rimangono al primo posto, ma la possibilità di trasmissione c’è molto alta anche in caso di rapporti intimi. Invece, se non si hanno contatti stretti, la probabilità di trasmissione è molto bassa.
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Al momento queste sono le informazioni più importanti e sicure, la trasmissione attraverso il sangue, i rapporti intimi e, naturalmente, il latte materno. Per quanto riguarda il contatto con i nostri amici a quattro zampe la trasmissione all’animale è teoricamente possibile, ma in questo momento non è chiaro se possa avvenire oppure no.