Esistono diversi Bonus Bollette 2022 locali, oltre agli aiuti forniti dallo Stato. Cosa serve per potere ottenere questi sussidi.
Bonus Bollette 2022, quali sono gli aiuti ai quali potere accedere ad oggi? Esistono diverse misure di aiuto messe a disposizione dai cittadini che hanno dei problemi nell’onorare le utenze domestiche. A metterle a disposizione sono tanto lo Stato quanto le Regioni ed i Comuni, con in questo caso dei provvedimenti che possono variare di zona in zona a seconda di dove si risiede.
I vari Bonus Bollette 2022 si sono resi a dir poco indispensabili per potere aiutare famiglie ed imprese ad affrontare i grossi esborsi che gli aumenti di corrente elettrica e gas hanno causato. Le cose rimarranno molto difficili per tutto il resto dell’anno, e probabilmente anche per parte di quello che verrà.
A livello regionale, in Trentino è presente un supporto che interessa tutti coloro che hanno un reddito che non supera i 55mila euro lordi all’anno, al 30 aprile 2022. E che non hanno presentato richiesta di Assegno unico universale in riferimento a luglio 2021 e giugno di quest’anno. Inoltre serve anche avere pagato almeno una bolletta quest’anno.
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Bonus Bollette 2022, quali sono i provvedimenti locali
E serve pure dimostrare di avere massimo 15mila euro di conti e depositi per i primi tre mesi del 2022. Rispettando tutti questi parametri si potrà avere un rimborso di 200 oppure 250 euro, a seconda del numero dei componenti del proprio nucleo familiare oltre che del reddito lordo. C’è tempo fino a tutto il mese di maggio per richiederlo.
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Invece il Comune di Verona riconosce 500 euro per le famiglie più in difficoltà. Soldi che serviranno esclusivamente per il pagamento delle bollette. Hanno priorità gli Over 65, poi si dovrà avere un reddito annuo massimo di 15mila euro. Ed anche in questo caso ci sono pochi giorni di tempo per richiedere questo aiuto, con scadenza al 31 maggio.
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Potranno usufruire di tutti i Bonus previsti, sia a livello statale che locale, anche i cittadini stranieri provenienti da altri Paesi dell’Unione Europea oppure extracomunitari. Purché risultino quest’ultimi muniti di regolare permesso di soggiorno o di lavoro, e che siano tutti in regola con il pagamento delle tasse. Per fare richiesta bisogna visitare i siti web ufficiali del proprio Comune o della propria Regione di residenza.
