Con la vitamina D la prima cosa che viene in mente è il sole tuttavia anche la dieta, e in particolare il pomodoro, è una fonte vitale.
Il pesce e i latticini sono le migliori fonti alimentari di vitamina D. Questo può rendere difficile seguire una dieta a base vegetale e assumere una quantità sufficiente di questo micronutriente essenziale. La vitamina D aiuta a proteggere le ossa e a mantenere sani i muscoli e i denti. Un gruppo di ricercatori ha proposto una potenziale nuova fonte vegana di vitamina D: pomodori modificati con la tecnologia CRISPR-Cas9 per contenere un precursore della vitamina D.
Se il processo venisse adottato a livello commerciale da agricoltori e produttori, questi pomodori potrebbero contribuire a risolvere il problema dell’insufficienza di vitamina D, che secondo lo studio colpisce 1 miliardo di persone a livello globale. Gli integratori di vitamina D sono ampiamente disponibili in molti Paesi, tuttavia mangiare un pomodoro è molto meglio che prendere una pillola.
Ti potrebbe interessare anche >>> Migliore polpa di pomodoro senza muffe e pesticidi: la classifica
La nuova fonte di vitamina D è il pomodoro, lo studio
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Plants. La principale fonte di vitamina D per la maggior parte delle persone è l’alimentazione. Tuttavia il corpo produce il micronutriente anche quando la pelle è esposta ai raggi UVB: ecco perché a volte viene chiamata “vitamina del sole”. Gli scienziati hanno sfruttato un processo simile nelle piante di pomodoro.
Ti potrebbe interessare anche >>> Il pomodoro è un prezioso alleato della dieta: previene anche il cancro
Il composto della pelle in grado di produrre vitamina D è noto come 7-DHC, o provitamina D3. Essa si trova anche nelle foglie delle piante di pomodoro e nei frutti verdi acerbi. I ricercatori hanno bloccato un gene nelle piante di pomodoro che normalmente converte la provitamina D3 in colesterolo. Questo ha consentito alla provitamina D3 di accumularsi nei frutti maturi del pomodoro. Lo studio ha rilevato che la provitamina D3 contenuta in un pomodoro (una volta convertita in vitamina D3), equivale alla quantità di vitamina D3 contenuta in due uova di media grandezza o in 28 grammi di tonno.