Fumo di sigaretta e alimentazione: come ridurre gli effetti nocivi con il cibo

L’alimentazione può aiutarci a contrastare i danni causati dal fumo di sigaretta? La risposta è sì: ecco quali cibi mangiare.

Dieta ridurre effetti nocivo sigarette
Uomo che fuma (Pixabay)

I possibili rischi corsi dai fumatori sono numerosi e ben noti. L’alimentazione, però, può venire in nostro soccorso anche in questo caso: infatti, ci sono una serie di preziosi micronutrienti particolarmente indicati per contrastare gli effetti nocivi del fumo di sigaretta. Scopriamo di quali si tratta e all’interno di quali cibi trovarli.

L’alimentazione per combattere gli effetti nocivi del fumo sigaretta

Prima di scoprire quali alimenti possono costituire degli ottimi alleati per ridurre i rischi associati al fumo, è bene chiarire che non esistono farmaci, integratori o cibi in grado di azzerare completamente i danni provocati da questa pessima abitudine.

Dieta ridurre effetti nocivo sigarette
Alimentazione per ridurre gli effetti nocivi del fumo (Pixabay)

L’ideale, quindi, sarebbe smettere di fumare. Rinunciare a quella che è a tutti gli effetti una dipendenza, però, può non essere semplice. Nel frattempo, possiamo ricorrere ad alcuni nutrienti in grado di contrastare i numerosi danni associati al fumo di sigaretta.

Le sostanze tossiche generate dalla combustione di una sigaretta sono diverse:

  • Nicotina;
  • Catrame;
  • Monossido di carbonio;
  • Acetone;
  • Metilammina;
  • Cianuro di idrogeno.

In realtà, la lista è molto più lunga: basti pensare, infatti, che in ogni sigaretta sono contenute ben 400 componenti tossiche, di cui 40 cancerogene.

Oltre ai pericoli che tutti conosciamo, il fumo di sigaretta ci espone anche a una serie di rischi meno noti, tra cui:

  • Irritazione di occhi, mucose e vie respiratorie;
  • Anemia;
  • Danni genetici;
  • Danni alle ossa;
  • Danni al sistema nervoso e digestivo;
  • Danni ai reni.

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L’importanza della vitamina D

I fumatori dovrebbero assimilare la vitamina D, che grazie alla sua azione antinfiammatoria e antiossidante è in grado di rallentare, ma non bloccare, l’insorgenza di malattie a carico dell’apparato respiratorio.

Sfortunatamente, l’alimentazione non basta per assumere una quantità di vitamina D soddisfacente: i cibi, infatti, ne contengono poche tracce, insufficienti a soddisfare il nostro fabbisogno giornaliero.

Per questo, il miglior consiglio è di esporsi al sole, poiché i raggi solari stimolano la produzione di questo micronutriente da parte del nostro organismo.

Inoltre, sarebbe opportuno rivolgersi al proprio medico per verificare i livelli di vitamina D, al fine di individuare eventuali carenze, da compensare mediante l’assunzione di un apposito integratore alimentare.

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Fumo e vitamina C

Nell’alimentazione adatta a contrastare gli effetti nocivi del fumo di sigaretta non dovrebbero mancare cibi contenenti vitamina C.

Dieta ridurre effetti nocivo fumo
Fumo di sigaretta (Pixabay)

Questa sostanza, infatti, viene consumata in maggiori quantità dai fumatori, e necessita di essere reintrodotta con maggior frequenza. Basti pensare che ogni sigaretta consuma ben 20-30 mg di vitamina C nell’organismo.

La ragione? Il corpo utilizza questo micronutriente per combattere i danni causati da una sostanza particolarmente pericolosa per la nostra salute, nota come acetaldeide. Infatti, Si tratta di un composto potenzialmente cancerogeno.

Poiché il nostro organismo non è in grado di produrre da sé la vitamina C, né di immagazzinarla facendone scorta, è fondamentale consumare abitualmente gli alimenti che la contengono.

Quali sono i cibi che rappresentano la principale fonte di questa sostanza benefica?

  • Agrumi, di cui in primis arance e limoni;
  • Kiwi;
  • Fragole;
  • Cavoli;
  • Peperoni;
  • Rucola.

La vitamina C risulta particolarmente importante per i fumatori anche perché contrasta le infezioni e le infiammazioni a carico delle vie aeree. Non occorre dimenticare, infatti, che un organismo infiammato ha un maggiore rischio di sviluppare tumori e patologie a carico del sistema cardiovascolare.

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