Il mal di testa non è mai da sottovalutare se diventa una condizione cronica, inoltre ogni tipo può indicare una determinata condizione.
Con il termine mal di testa si indica una serie di condizioni che hanno luogo appunto nella testa. Esse possono derivare da diversi fattori: meno gravi (come affaticamento della vista e stress) e più gravi. Ogni tipo di dolore derivato dal mal di testa può significare che la propria salute non sia in condizioni ottimali. Se il dolore persiste fino a diventare cronico, meglio consultare un medico.
L’International Headache Society, ha stilato una lista dei vari tipi emicrania e cefalea, i quali hanno sintomi ben specifici e individuabili. Ogni tipo di emicrania, come accennato, può essere associato a determinati disturbi. Ben 13 classificazioni sono state fatte dalla società internazionale, distinte tra cefalee primarie e cefalee secondarie.
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Come riconoscere il tipo di mal di testa
Il mal di testa si può distinguere in due grandi categorie:
- Cefalee primarie: l’origine del disturbo è incerto poiché può essere dovuto ad uno scorretto stile di vita, da fattori ambientali o ormonali. All’interno di questa categoria si trovano ulteriori tre classi, ovvero emicrania con aura o senza, cefalea di tipo tensivo e cefalea a grappolo e altri tipi di cefalee.
- Cefalee secondarie: in questo caso, le cefalee secondarie indicano una condizione in atto come la sinusite, l’influenza, il digiuno prolungato, infezione alle meningi, trauma cranico o fenomeni cerebrovascolari.
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Per trattare le cefalee è essenziale capirne le cause. Infatti se è in atto una determinata patologia è necessario l’intervento di un medico specializzato, mentre quando è il mal di testa stesso ad essere la malattia ci sono vari rimedi che si possono attuare. I più classici e comuni sono attraverso gli antinfiammatori da banco come l’aspirina, ibuprofene e paracetamolo. Questi sono i metodi per trattare un comune mal di testa, ma nel caso diventi cronico è importante recarsi dal medico per esami più specifici.
