A volte ciò che ci serve è solamente un bel pianto, perché piangere non vuol dire essere deboli; piangere fa stare bene per tutti questi motivi.
Quando la vita ci pone di fronte a delle difficoltà e non sappiamo come affrontarle possiamo reagire in diversi modi. C’è chi si tiene tutto dentro e chi invece scoppia in un pianto liberatorio.
Questo dipende sia dal carattere della persona sia dalla società e dai messaggi che veicola. Ci sono infatti alcuni Paesi in cui il pianto viene visto in modo negativo, specialmente per gli uomini, e altri invece in cui invece piangere è del tutto normale.
Ma qualunque sia la cultura di appartenenza, piangere fa bene ed è fortemente consigliato per tutti questi motivi. Scopriamoli insieme.
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Perché piangere fa bene? Questi i motivi
Piangere è una tendenza tipicamente femminile, non solo perché gli ormoni possono influire, ma anche perché in alcuni casi l’uomo che piange è mal visto dalla società. Eppure non tutti sanno che bisognerebbe piangere più spesso (se si avverte la necessità) per questi motivi.
Innanzitutto piangere favorisce il rilassamento e la calma, poiché attiva il sistema nervoso parasimpatico, ossia quella parte del nostro cervello che regola le azioni inconsce, quale ad esempio la lacrimazione. Ma non solo, perché piangere comporta il rilascio di endorfine e ossitona, in grado di calmare non solo la mente ma anche il dolore fisico. Tutto ciò migliora anche l’umore.
Piangere funge anche da antistress. Le lacrime, infatti, sono colme di ormoni dello stress e di sostanze chimiche collegate. Ecco perché questa azione, secondo alcuni studi, potrebbe ridurre il livello stress. Il rilascio di questi ormoni durante un pianto liberatorio ha come effetto conseguente una migliore propensione al sonno.
Lo ha rivelato uno studio fatto sui bambini nel 2015 e anche se non è stato testato sugli adulti è molto probabile che l’effetto sia lo stesso. Magari non ci abbiamo mai pensato ma come una doccia ci depura da tutti i batteri che il corpo accumula, allo stesso tempo piangere favorisce la pulizia degli occhi grazie al suo effetto antimicrobico e antibatterico. Tutto ciò ha una conseguenza notevole anche sulla vista, poiché consente di vedere meglio.
Chi si tiene tutto dentro ha poi maggiori possibilità di maturare problemi a livello fisico dato che somatizzare il disagio può portare a effetti collaterali quali disturbi psicosomatici. Infine, piangere può essere la valvola di sfogo decisiva che ci permette di prendere coscienza di noi stessi e di ciò che possiamo fare per cambiare le cose e risolvere una determinata situazione.
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In conclusione, piangere sicuramente ha più effetti positivi che negativi e in alcuni casi può essere la fonte d’ispirazione di cui abbiamo bisogno per trovare la forza e il coraggio di affrontare un problema.