Ciclamino, attenzione alla quantità d’acqua che versiamo: un ammontare sbagliato potrebbe essere addirittura letale.
Il ciclamino è una delle piante più apprezzate che possiamo trovare sui nostri balconi o sui nostri giardini. Per il profumo, per il colore, per il fatto che forse sono tra le piante meno esigenti che possiate trovare: queste ed altre cose possono costituire tutti buoni motivi per avere un ciclamino tra le piante in casa.
Esistono, autoctoni, tre tipi di ciclamini spontanei. Al di fuori dell’Italia, ne esistono anche più specie, ma di questo oggi non parleremo, occupandoci solo delle specie italiane. Sono piante a fioritura invernale: a febbraio infatti vanno in uno stato di quiescenza, proprio con una fioritura inversa rispetto a quella delle piante “normali”.
Anche a livello di temperature, il ciclamino non è particolarmente delicato. Può stare sempre all’aperto: sopporta temperature basse sino agli zero gradi. Se dovessero scendere sotto allo zero, sarà meglio che procediate alla copertura, altrimenti non preoccupatevi. Ugualmente vale per il caldo: se non è intenso e i raggi non sono diretti, non datevene particolarmente pensiero. Inoltre, non abbiate paura di togliere foglie ingiallite o secche.
Ti potrebbe interessare anche-> Abbronzatura perfetta, i trucchi del mestiere per essere impeccabili
Ciclamino, attenzione alla quantità d’acqua che bisogna versare
Se c’è una cosa che dovete invece tenere sotto controllo, è l’innaffiatura. Essendo cosa risaputa che il ciclamino richiede molta acqua, molti procedono ad innaffiarlo addirittura tutti i giorni, provocandone l’annegamento. Non è una diceria falsa quella del ciclamino particolarmente bisognoso d’acqua, ma dobbiamo comunque stare attenti nel non cadere nell’opposto sbagliato.
Ti potrebbe interessare anche-> Calvizie negli uomini, tutte le cause che hai bisogno di conoscere
In linea di media, un ciclamino dovrebbe avere un bicchiere d’acqua ogni cinque giorni. Ovviamente la cosa rimane estremamente variabile, a seconda delle condizioni atmosferiche. Se fa molto caldo, potrebbe servire aumentare la frequenza. Per toglierci ogni dubbio, infiliamo l’indice nel terreno per circa due centimetri. Così ci potremo rendere più facilmente conto se il terreno è secco o umido. Va da sé: se il terreno è umido sarà meglio ridurre la dose d’acqua, e viceversa.