Esiste una correlazione tra orario di cena e ictus: ecco l’orario a cui cenare per ridurre il rischio secondo uno studio giapponese.
Il nostro stile di vita può diminuire o aumentare il pericolo di insorgenza di determinate patologie, tra cui infarto, diabete e aterosclerosi. Una ricerca ha messo in luce che possiamo ridurre il rischio di ictus mangiando ad un preciso orario: ecco l’ora in cui si consiglia di cenare e come questo fattore può influire sul nostro stato di salute secondo i ricercatori.
Lo studio pubblicato su Nutrients
Una ricerca giapponese ha esaminato il legame tra l’ora di cena e l’insorgenza di ictus emmorragico.
Allo studio hanno partecipato 28.625 uomini e 43.213 donne. Il campione sperimentale, che aveva un’età compresa tra i 40 e i 79 anni, è stato diviso in tre gruppi:
- Nel primo gruppo sono stati catalogati i partecipanti che erano soliti cenare prima delle 20;
- Nella seconda categoria sono stati raggruppati coloro che avevano l’abitudine di mangiare a orari diversi durante la settimana;
- Ad essere inseriti nell’ultimo gruppo sono stati i volontari che tendevano a mangiare dopo le 20.
I partecipanti alla ricerca sono stati sottoposti a una serie di esami medici, volti a verificare il loro stato di salute. Dopo la conclusione dell’esperimento, i volontari sono stati monitorati nel tempo per verificare come l’ora di cena incidesse sul rischio di ictus e, più in generale di patologie cardiovascolari.
Mentre lo studio ha messo in luce che non esiste correlazione tra insorgenza di malattie cardiache o coronariche e il momento della giornata in cui si è soliti cenare, è stato individuato un collegamento con il rischio di ictus emorragico.
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Cenare a quest’ora riduce il rischio di ictus
Con l’espressione ictus emorragico ci si riferisce a una condizione patologica anche nota come emorragia cerebrale.
Esso è causato dalla rottura dei vasi sanguigni, che causa la perdita e l’accumulo di sangue nei tessuti dell’encefalo. Il loro ristagno, di conseguenza, compromette le funzionalità cerebrali.
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Il principale fattore di rischio che può determinare l’insorgenza di ictus emorragico è l’ipertensione, che indebolisce le arterie del cervello, predisponendole all’eventuale rottura. Tra le cattive abitudini che possono causare l’aumento della pressione sanguigna ci sono:
- Fumo;
- Obesità e sovrappeso;
- Elevato consumo di alcol;
- Alimentazione scorretta;
- Sedentarietà.
Lo studio ha messo in luce che anche cenare ad orari irregolari può aumentare il rischio di ictus emorragico. Mangiare prima delle 20, al contrario, riduce la probabilità di emorragia cerebrale.