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Contenitori porta pranzo: qual è la scelta migliore per mangiare fuori casa

Pubblicato da
Francesca Bloise

Contenitori porta pranzo: ecco come sceglierli nel modo giusto in base alle proprie esigenze. Tanti modelli con specifiche caratteristiche

contenitori porta pranzo (AdobeStock)

Chi ogni sera deve preparare il pranzo per il giorno dopo, per sé o anche per gli altri, sa bene l’importanza dei contenitori porta pranzo. Un modo per mangiare in modo genuino in ufficio, ma non solo, ma anche la soluzione pratica, salutare e anche economica per non andare sempre al ristorante.

Di questi tempi risparmiare è quasi un obbligo ed ecco che la cosiddetta schiscetta risulta essere la soluzione più vantaggiosa. Proprio per questo è bene essere attrezzati ed avere un buon contenitore porta pranzo.

Come sceglierlo? Se ne trovano tantissimi in commercio ma non tutti sono uguali e non tutti vanno bene per le esigenze di ognuno di noi. Vediamo come regolarsi.

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Contenitori porta pranzo: ecco i migliori da scegliere

contenitori per cibo (AdobeStock)

La prima cosa da guardare in un contenitore porta pranzo è il modo in cui conserva i cibi, preservando soprattutto il sapore della preparazione senza alterarlo. Altra cosa è il tipo di chiusura, che sia ermetico e che non combini danni durante il trasporto.

Poi c’è la discriminante della temperatura: si vuol mangiare un pranzo caldo oppure freddo? In base al periodo ma anche alle esigenze personale ci sono sia porta pranzi termici che sono in grado di tenere caldo il contenuto o anche quelli freddi, ideali soprattutto con la stagione calda. Si trovano poi anche quelli che sono dotati di cavo che si collega alla corrente e che permettono di riscaldare il pranzo.

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La cosa essenziale è scegliere materiali di qualità, ecco perché sarebbe opportuno prediligere l’alluminio rispetto alla plastica. Per chi preferisce poi portare più pietanze ma senza mischiarle si possono scegliere i contenitori a scompartimenti o multiscomparto che hanno al loro interno già il posto dove inserire le posate, i condimenti e anche due preparazioni diverse.

Quelle di ultima tendenza sono i bento, eleganti scatole di legno, con più scomparti che si ispirano alla tradizione giapponese che vengono tenute insieme, poi, con un unico elastico. Alcuni contenitori hanno anche i piatti inclusi così da essere davvero indipendenti in ufficio per sporcare il meno possibile.

Francesca Bloise