Pesarsi: quando è meglio non salire sulla bilancia perché i risultati rischierebbero di essere poco attendibili
Che sia per dimagrire, che sia per raggiungere una data prestanza fisica in occasione di una gara o di un’esibizione, spesso siamo chiamati a salire sulla bilancia. Sul tema, c’è molta letteratura di sorta. In effetti, il pesarsi sulla bilancia, con l’ago che inesorabile si muove e segna il nostro peso, o col numero che in digitale non lascia adito a dubbi, è diventato un simbolo.
Ovviamente, non per forza sano. Per alcuni pesarsi diventa una vera e propria ossessione ricorrente, tanto da farlo più volte nel corso della stessa giornata. Questo provoca anche stati di angoscia vera e propria. Per altri, invece, salire sulla bilancia è una paura, e il momento viene accuratamente evitato. Questo ovviamente è legato alla solita ossessione del peso e della forma fisica, resa tristemente nota da una mentalità sbagliata ma molto frequente nella società odierna.
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Per cercare di ridurre l’impatto negativo che il peso sulla bilancia può avere, sarebbe corretto cercare quanto più possibile di divulgare una corretta informazione e un corretto uso delle stessa. Sai ad esempio che non ci si dovrebbe pesare mai più di una volta a settimana? Sai che il nostro corpo subisce normali oscillazioni di peso? proprio per questo ci sono dei momenti in cui dovremmo evitare di pesarci, perché i risultati sarebbero falzati.
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Per esempio, non si deve mai salire sulla bilancia dopo mangiato, e questo è ovvio. Dobbiamo evitare anche di pesarci dopo un allenamento molto intenso perché il nostro corpo trattiene tutti i liquidi, facendoci pesare di più. Per le donne, bisognerebbe guardare anche alla fase del ciclo mestruale. Durante l’ovulazione, ad esempio, è normale pesare qualche grammo in più.
E’ altrettanto intuitivo di non pesarsi quando si hanno momenti di stichezza o problemi intestinali di varia natura.